Cristina Di Lucente
12 storie da incorniciare
I fotografi della Polizia di Stato “raccontano” l’attività dei loro colleghi negli scatti del Calendario 2023
In questo periodo dell’anno la Polizia di Stato è solita anticipare con qualche informazione preliminare il filo conduttore del “progetto calendario”, ovvero le immagini che in qualche modo ci accompagneranno nei 12 mesi del prossimo anno. La scelta per il 2023 è ricaduta ancora una volta su un calendario di tipo fotografico, realizzato in questo caso dai fotografi ufficiali della Polizia di Stato. A illustrare l’impegno delle donne e degli uomini in divisa saranno dunque punti di vista “dall’interno”, quelli di Davide Barbaro, Valerio Giannetti e Matteo Losito, poliziotti che hanno messo al servizio dell’Istituzione le proprie competenze professionali nell’ambito della fotografia. Organizzando dei veri e propri shooting che hanno visto protagonisti i loro colleghi, con la stessa concentrazione che li vedrebbe impegnati sulla linea di tiro di un poligono – non a caso il termine inglese to shoot si riferisce tanto alla pistola quanto alla macchina fotografica – hanno realizzato i loro “ritratti ambientati”. La scelta stilistica del progetto nasce proprio dal desiderio di contestualizzare i colleghi, attraverso foto posate, nei loro “ambienti di lavoro”, per regalare loro foto da poter incorniciare e in grado, allo stesso tempo, di raccontarne l’attività. Set fotografici itineranti, spesso allestiti all’aperto, mostreranno luoghi affascinanti del nostro territorio – alcune di queste location naturalistiche sono davvero mozzafiato – di interesse storico-culturale o luoghi di lavoro particolari. L’obiettivo di questo tipo di scatto è proprio quello di riuscire ad “amalgamare” a regola d’arte il soggetto con il territorio che assume un ruolo da comprimario, non quello di semplice sfondo, in sintonia con i soggetti ritratti. E in questo caso, lo sguardo “da colleghi” dei fotografi ha aiutato a raggiungerlo: i protagonisti si sono evidentemente sentiti a proprio agio, posando con disinvoltura; non a caso questa è una delle regole auree per un fotografo di professione. Il patrimonio del Paese, con la sua storia e cultura, avvolge i soggetti, illuminati non solo da luci naturali, ma valorizzati anche da una illuminazione artificiale aggiuntiva usata per creare particolari effetti visivi. Gli scatti sono stati realizzati nella maggior parte dei casi en plein air, quasi a voler compensare quei lunghi periodi di isolamento dettati dalla pandemia che speriamo di esserci lasciati alle spalle. Infine, le foto sono state sottoposte al giudizio di uno storico interprete della fotografia italiana, Gianni Berengo Gardin, già protagonista di una precedente edizione del nostro calendario. Sperando di aver incuriosito abbastanza, anche grazie a qualche indizio in più tratto dalle foto di backstage che suggeriscono alcune delle location prescelte, siamo sicuri che il risultato non deluderà i protagonisti, spesso i giudici più severi, e chiunque apprezzi la fotografia e la sua capacità di raccontare.
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Perché, quando e come
Il ricavato della vendita del Calendario 2023 (nei due formati da tavolo e da parete) andrà a finanziare, come già dal 2001, alcuni progetti a tutela dell’infanzia portati avanti dall’Unicef per i Paesi in via di sviluppo. Lo scorso anno, la vendita dei calendari della Polizia di Stato ha permesso di devolvere 185.430 euro al progetto Unicef per la fornitura di dispositivi di protezione individuale a seguito dell’emergenza da coronavirus. Complessivamente negli ultimi 20 anni il ricavato (sempre devoluto all’Unicef) è stato di oltre 3 milioni di euro. Per il 2023 la somma sarà destinata al sostegno dell’iniziativa «Unicef per l'emergenza siccità in Etiopia» mentre, come per le passate edizioni, una quota di 10mila euro andrà al Fondo di assistenza per il personale della Polizia di Stato, per finanziare il “Piano Marco Valerio” riservato alle cure pediatriche dei figli dei poliziotti affetti da gravi patologie croniche e degenerative. È possibile prenotare il calendario da parete (al prezzo di 8 euro) e quello da tavolo (6 euro) entro il 19 settembre, previo versamento sul conto corrente postale n. 745000, intestato a “Comitato italiano per l’Unicef”. Sul bollettino dovrà essere indicata la causale “Calendario della Polizia di Stato 2023 per il progetto Unicef Emergenza siccità Etiopia". La copia dell’attestazione di versamento all’Ufficio IV - Relazioni esterne, cerimoniale e studi storici della Segreteria del dipartimento di ps dovrà poi essere presentata all’Ufficio relazioni con il pubblico della questura della propria città.