a cura di Cristina Di Lucente
In vacanza con il commissario Mascherpa
Non solo Maccarese (Rm), storico lido della Polizia di Stato, ma anche San Benedetto del Tronto (Ap), Macerata, Reggio Calabria – dove il nostro commissario a fumetti “gioca in casa”, considerata la sua origine – Brindisi (foto di apertura) e il castello Stifterhof a Merano. Sono i luoghi di villeggiatura con strutture targate Polizia dove è stata promossa la graphic novel curata da Poliziamoderna, i cui proventi contribuiscono a finanziare il Piano Marco Valerio del Fondo assistenza personale ps. L’iniziativa è stata accolta con entusiasmo, anche grazie all’impegno delle questure di riferimento di ciascuna località, perché per la solidarietà non è mai tempo di andare in vacanza.
L’arsenale nascosto
Vibo Valentia. All’età di 12 anni Maicon, un bel labrador nero addestrato come cane anti-esplosivo, è ancora in servizio con il suo inseparabile collega conduttore a cui è stato affidato dall’età di 18 mesi, quando insieme, nel 2011, hanno iniziato il percorso formativo per diventare un’Unità cinofila. Come molti labrador, Maicon presenta una spiccata attitudine verso l’apprendimento; è un vorace cacciatore con un grande fiuto e una forte memoria fotografica che gli permette di memorizzare le situazioni che incontra, ricordandole sempre. «Maicon è un compagno di lavoro fedele, gioioso e simpatico – così lo descrive il suo conduttore Massimo Vardaro, in servizio presso il Distaccamento cinofili di Vibo Valentia – è un po’ il collega che tutti vorrebbero avere; trascorro con lui gran parte della giornata, per questo motivo lo considero quasi come il mio quarto figlio». E da buon labrador, tra le qualità che lo caratterizzano c’è quella dell’amore per il gioco e l’attitudine al contatto con le persone; quando si tratta di lavorare però, non si distrae e non perde l’obiettivo, neanche di fronte a una pallina. Massimo ne ha avuto la riprova fin dal principio, quando Maicon ebbe il suo “battesimo del fuoco” in occasione di un allarme bomba scattato, in seguito a una telefonata anonima, presso il tribunale del capoluogo calabrese. Si trattava di un obiettivo sensibile e solo dopo un’accurata bonifica dell’Unità cinofila si è potuto dichiarare il falso allarme. In un’occasione successiva, a Cosenza, l’azione combinata in un controllo antidroga ha fatto sì che Maicon e i suoi colleghi rinvenissero, tra le fondamenta di un palazzo, in un’area dismessa, munizioni, caricatori e pistole, fino a raggiungere delle assi che nascondevano fucili e dell’esplosivo: un vero e proprio arsenale, probabilmente utilizzato per assaltare i furgoni portavalori. A volte la realtà operativa è più complicata della teoria...
Inseparabili
Uno dei risvolti “positivi” della pandemia è stato quello di averci fatto capire meglio il valore dell’amicizia e quella fra l’uomo e il cane può essere considerata forse la forma che per antonomasia la rappresenta. Eppure, nonostante questo sembri un principio universalmente condiviso, ogni estate ci troviamo di fronte spiacevoli episodi di abbandono di cani domestici ai bordi delle strade. Un’esperienza di questo tipo è quella che ha vissuto il nostro collega Alessandro Cicino, che colpito dalla morte del suo ultimo cane Zara, si era ripromesso che si sarebbe privato di questa speciale amicizia per evitare di soffrire nuovamente. Trovandosi a passeggiare nella campagna del frusinate, durante una gita che si era concesso dopo essere stato affetto da Covid19, si imbatté però in Nero, un meticcio incrociato con un pastore belga. L’indole obbediente non lasciava pensare a un randagio, e infatti dopo qualche ricerca nella zona, il poliziotto giunse alla conclusione che si trattava di abbandono. Fortunatamente la scintilla era ormai scattata e, vista la naturalezza con cui Nero saltò nella macchina di Alessandro, il lieto fine fu facilmente prevedibile. Inutile dire che oggi sono inseparabili, come si conoscessero da sempre, oltre ad essersi conquistati il ruolo da protagonisti nello spot della Polizia di Stato contro l’abbandono degli animali.
Il cammino
Santiago de Compostela. Che lo si faccia a piedi o in bicicletta, in solitaria o in gruppo, scegliendo il percorso francese, quello che segue il tratto settentrionale della Spagna lungo il confine basco o quello portoghese, il cammino di Santiago (un percorso di almeno 100 km necessari per ottenere la “compostela” – il perdono – con un’at