Paola Madonna
Pattuglie per il cyberspazio
Francia
La Gendarmeria francese sta affilando le armi contro la crescente minaccia della criminalità informatica e inaugura a Sèvres, a due passi dalle rive della Senna, la nuova sede del ComCyberGend, il comando che riunisce sotto un’unica bandiera tutti i servizi specializzati della Gendarmeria operanti nel cyberspazio a protezione di internauti, istituzioni, enti e imprese, potenziali obiettivi di attacchi informatici. E le richieste di assistenza si fanno sempre più numerose: basti pensare che a Rennes, i 35 gendarmi della brigata digitale, da quando è stata istituita nel febbraio 2018, hanno risposto a non meno di 620mila segnalazioni, con una media di 435 interventi al giorno, una mole di lavoro che i servizi sul territorio non sarebbero mai riusciti a gestire. Di fronte all’esplosione del fenomeno e alla professionalità dei criminali informatici questa nuova struttura si è dotata di uno staff altamente qualificato per raggiungere il massimo delle potenzialità operative, contando su un organico di oltre 7.700 unità: il 25% del personale è laureato, mentre tutti i militari della divisione tecnica sono ingegneri specializzati in sicurezza informatica o in possesso di un dottorato. In occasione dell’ultimo Forum internazionale della cybersicurezza, la Gendarmeria ha presentato l’intera gamma delle applicazioni di intelligenza artificiale (IA) sviluppate dai suoi specialisti, compreso lo strumento di “analisi predittiva della delinquenza”: grazie a reti neur