Paola Madonna
Armi fantasma
Stati Uniti
Non si placa la violenza a mano armata negli Stati Uniti e ogni volta il tributo da pagare è più doloroso. Dall’inizio dell’anno sono state almeno duecento le sparatorie di massa nel Paese come ha ricordato il presidente Biden all’indomani dell’ultima strage in una scuola elementare del Texas, la più grave da un decennio a questa parte, invocando l’approvazione da parte del Congresso delle norme di legge necessarie per arginare la violenza armata. A complicare la situazione, in un Paese dove procurarsi un’arma a volte è più facile che comprare alcolici o un pacchetto di sigarette, ci sono ora anche le cosiddette ghost guns, le armi fantasma, facili da ottenere e sempre più popolari, perché sprovviste di numero di matricola, quindi irrintracciabili dalle forze dell’ordine. Procurarsele è facilissimo, basta sapersi muovere su Internet: acquistando un kit on line, l’arma arriva a casa, pronta per essere assemblata con tanto di istruzioni per l’uso. In alternativa, le componenti in plastica si possono addirittura realizzare con stampanti 3D. E funzionano quasi sempre perfettamente. Queste armi rappresentano un rischio elevatissimo per la sicurezza, forse il peggiore, secondo Everytown for gun safety, una delle associazioni più importanti che si batte per rafforzare i controlli sulla vendita di armi da fuoco, perché di fatto sono “invisibili” e può acquistarle chiunque, compresi criminali e terroristi. Proliferano, infatti, a ritmo elevato e a lanciare l’allarme sono proprio le forze