Maurizio Costanzo

Più di uno sport

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Ogni qualvolta mi ritrovo a scrivere di ciclismo è con tenerezza che ricordo i miei esordi da giornalista: avevo da poco conseguito la maturità e, diciannovenne, ebbi la fortuna di collaborare come volontario all’allora prestigioso quotidiano Paese Sera.

Pur non avendo competenza nelle discipline dello sport, per ironia della sorte, mi trovai a dover scrivere un articolo sul ciclismo: mi occupai del giro del Belgio e ricordo che il vice caposervizio di quel tempo, Antonio Ghirelli, mi disse che non avrei potuto usare un nome italiano e fu così che mi firmai Maurice Constance.

Il ciclismo di una volta però era mol

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14/06/2022