Annalisa Bucchieri

Sentirsi europei

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Confesso cari lettori e care lettrici, che trovo difficoltà a illustrarvi gli argomenti del numero di marzo di Poliziamoderna mentre, ora che stiamo per andare in stampa, la guerra in Ucraina sta mietendo vittime e distruzione. 

Come sempre abbiamo messo in cantiere e dato una architettura al numero della nostra rivista con parecchie settimane di anticipo rispetto alla data di pubblicazione. E tra fine gennaio e i primi di febbraio le elezioni presidenziali, cruciali per il futuro del nostro Paese e conclusesi con il rinnovo del settennato di Sergio Mattarella, hanno calamitato la nostra attenzione, stimolando la voglia di approfondire il ruolo della Polizia di Stato a servizio della protezione del Presidente della Repubblica, al di fuori del Quirinale. Così ne è nato uno speciale dove raccontiamo il complesso organo della Sovraintendenza con le sue declinazioni operative, scendendo poi nello specifico a raccontare cosa significhi essere tra i poliziotti e le poliziotte ai quali è affidata l’incolumità e la sicurezza della più alta carica dello Stato.

Un’altra notizia legata a un recente fatto di cronaca nera – l’individuazione dei responsabili della violenza sessuale di gruppo perpretato ai danni di giovanissime ragazze la notte di Capodanno a Milano - ha suggerito un altro approfondimento. Si tratta dell’utilizzo di nuove tecnologie di registrazioni e analisi di immagini da parte del Servizio polizia scientifica e dei suoi Gabinetti regionali per il riconoscimento facciale delle persone che commettono reati, grazie ad avanzatissimi sistemi di ripresa e di rilevazione biometrica. La scienza delle immagini viene in aiuto anche agli operatori dei Reparti mobili e del controllo del territorio mediante bodycam montate sulla divisa operativa, utili a registrare quasi come una scatola nera la dinamica degli interventi di polizia richiesti.  

Certo, mai avremmo pensato di dover parlare di tutt’altro tipo di immagini: quelle di una guerra nel cuore dell’Europa dove ritornano come in un terribile dejavu a campeggiare al centro dell’inquadratura carri armati, missili, palazzi sventrati, vittime innocenti. La Polizia di Stato si sta già adoperando nell’organizzazione dell’accoglienza dei profughi, il resto lo sta facendo la generosità degli italiani. Sempre più oggi percepiamo il valore e il significato di essere e di sentirsi europei. Europei in pace.

09/03/2022