a cura di Cristina Di Lucente
Cuori connessi
Matteo, Santiago, Giorgia, sono solo alcuni dei nomi ai quali sono legate altrettante storie di bullismo, cyberbullismo o di vittime di “catfishing” (spacciarsi per un’altra persona per prendere in giro o truffare i malcapitati online), contenute nel nuovo libro del giornalista Luca Pagliari che sono lo spunto di discussione da cui nasce #Cuoriconnessi, l’iniziativa organizzata dalla Polizia di Stato insieme ad Unieuro, dedicata proprio al fenomeno del bullismo online. Martedì 8 febbraio, in concomitanza con l’Internet safer day 2022, il Teatro Garbatella di Roma è stata la location che ha ospitato la sesta edizione di #Cuoriconnessi, con una platea in presenza formata da alcuni studenti dell’istituto Colle La Salle di Roma, ma anche da un’altra platea, ben più numerosa, composta dalle persone collegate sui siti di corriere.it, repubblica.it e sui canali social della Polizia di Stato, oltre che dai 270mila ragazzi di 27 scuole italiane, connessi per tutta la durata dell’evento e che hanno avuto l’occasione di fare domande inerenti la sicurezza sul Web agli ospiti presenti sul palco, tra questi:il capo della Polizia Lamberto Giannini, il direttore della Postale Ivano Gabrielli e lo psicologo Paolo Crepet. «Il momento storico che abbiamo vissuto ha sottratto ai giovani una parte significativa della loro socialità – ha detto il prefetto Giannini – sostituita dall’uso, a volte compulsivo, della Rete che, non sempre, è un luogo sicuro. In questo contesto, mettere al centro la sicurezza digitale dei ragazzi per noi è un impegno: per renderli consapevoli e indicare loro i rischi che uno spazio così importante di libertà può comportare».
In chiusura dell’evento, una sorpresa per tutti i ragazzi presenti e collegati, quando è apparso sul maxischermo un testimonial d’eccezione, il cantante Blanco, vincitore del Festival di Sanremo con “Brividi”, in coppia con Mahmood, che ha risposto ad alcune domande sull’argomento social-haters: «Quel che facciamo nella vita non è detto che possa andare bene a tutti, ma l’importante è che sia giusto per se stessi.Non date troppo retta a chi vi attacca da dietro una tastiera –ha detto il cantante – spesso lo fa solo per invidia o rabbia. Credete nei vostri sogni».
Cristiano Morabito
La promessa di San Valentino
Terni. La festa di San Valentino, patrono di Terni e degli innamorati, celebrato in tutto il mondo il 14 febbraio, si è aperta come di consueto con uno dei momenti più significativi tra tutte le celebrazioni: la promessa dei fidanzati, nella Basilica del Santo.
Quest’anno, tuttavia, la promessa assume un significato ulteriore: è la dichiarazione d’intenti di un’intera comunità votata al riscatto, alla rinascita, a riprendere un cammino non facile, aggravato dalla pandemia, ma con la volontà di non lasciare indietro nessuno.
Migliaia di persone, provenienti da tutta Italia hanno preso parte agli eventi valentiniani, sia religiosi che laici, riempiendo le vie di Terni sotto lo sguardo vigile e amico della Polizia di Stato. Molteplici eventi culturali sono stati offerti ai cittadini, ma anche competizioni sportive come la Maratona, che ha permesso a tanti sportivi di correre tra gli scenari più suggestivi del territorio ternano, attraversando parte della Valnerina, passando per la Cascata delle Marmore. Da poco nominato vescovo della diocesi Terni, Narni e Amelia, monsignor Francesco Antonio Soddu, già direttore di Caritas Italiana, è rimasto sorpreso dal calore e dall’entusiasmo della popolazione, fortemente legata alla tradizione francescana della terra umbra. Nelle sue parole un sentito coinvolgimento: «Mi prendo cura di te è il tema che abbiamo scelto per le celebrazioni del Santo