Paola Madonna

Aiuto dalla tecnologia

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dalm 2-22

Stati Uniti
Per combattere la criminalità a mano armata, Chicago si affida anche alla tecnologia, in particolare ai sistemi di rilevamento degli spari della ShotSpotter, l’azienda della Silicon Valley specializzata in audio sorveglianza. Il sistema funziona attraverso una serie di sensori acustici posizionati sui semafori, sui tetti degli edifici o sui lampioni, soprattutto nei quartieri a più alta incidenza di criminalità armata. I sensori catturano il suono dello sparo e inviano le informazioni al centro di controllo di Washington dove sono analizzate da un algoritmo di classificazione e poi valutate dagli esperti all’ascolto. Sono loro che decidono se inviare un’allerta alla polizia, comunicando le coordinate esatte del luogo in cui è stato esploso il colpo di arma da fuoco. L’intero processo richiede un minuto e permette alla polizia di arrivare sul posto velocemente, anche in assenza di una chiamata d’emergenza al 911, con maggiori probabilità di individuare l’autore dello sparo o prestare soccorso alle vittime. O almeno questa è l’idea. Attualmente questa tecnologia è utilizzata in un centinaio di città, oltre Chicago, che sta fronteggiando l’ennesima ondata di violenza armata. Qui il dipartimento di polizia spende 11 milioni di dollari l’anno per il servizio. Ma vale davvero la pena affidarsi a questa tecnologia? L’azienda difende l’efficacia del suo sistema, ma i dati raccontano un’altra storia: solo nello 0,4% delle risposte della polizia agli avvisi di ShotSpotter si è giunti a un

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09/02/2022