Gabriella Lo Feudo*
Light?
I prodotti a zero calorie sono un trend in continua ascesa. Ma fanno veramente dimagrire? Leggiamo bene le etichette
“Senza zuccheri aggiunti, senza grassi saturi, fonte di fibre, “light”: questi sono solo alcuni dei messaggi che spesso troviamo in etichetta e che, visto il nostro continuo desiderio di benessere e soprattutto di…linea, ci inducono a scegliere precisi alimenti, soprattutto in questo periodo dopo le tavole luculliane imbandite durante le festività. Le indicazioni riportate sulle etichette alimentari sono regolamentate, ma riuscire a leggerle nel modo esatto non è così automatico. Ci si sofferma, per esempio, su grassi e calorie, dimenticando tutto il resto. Sulle etichette degli alimenti dietetici il consumatore troverà informazioni volte a promuoverne la composizione o a esaltarne il valore nutritivo e/o salutistico.Stiamo parlando dei “claims”, ovvero di informazioni pubblicitarie legate al marketing del prodotto, per orientare il consumatore all’acquisto. I “claims”, per essere utilizzati, devono essere, però, supportati da chiare e precise evidenze scientifiche. La comunità europea ha disciplinato la materia emanando il Reg. Ce 1924/2006, relativo alle indicazioni nutrizionali e alla salute fornite sulle confezioni di alcuni prodotti alimentari, per garantire una sempre migliore tutela del consumatore. Tale norma è ora modificata dal Reg. Ue n. 1169/2011 che armonizza la legislazione di settore e di cui spesso abbiamo parlato in questa rubrica. L’autorità preposta al rilascio dell’autorizzazione all’apposizione in etichetta dei claims è l’Efsa (European food safety autority), con sede a Parma.
Impegnamoci a leggere attentamente l’etichetta se siamo davanti a un prodotto con il “claim” e magari confrontiamola con quella del prodotto “normale”, comparando sia la quantità di grassi che quella di zuccheri aggiunti. In questo modo sarà proprio l’etichetta a fornirci la giusta informazione e a orientarci verso un