a cura del Centro addestramento alpino di Moena

Sciare in sicurezza

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Dopo un lungo periodo di stop, finalmente riaprono le piste e la voglia di tornare a sciare è tanta. Ma bisogna ricordare che occorre rispettare delle regole

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I bellissimi comprensori sciistici italiani accolgono ogni inverno milioni di sciatori provenienti da tutte le regioni nonché da molti Paesi stranieri. Garantire la sicurezza è un obiettivo primario per la Polizia di Stato, supportata efficacemente dagli Enti che curano il turismo dello sci. Una cultura tutta italiana, affinatasi nel tempo anche grazie ad alcuni interventi legislativi. Sulle piste da sci l’operatore di polizia è il primo a intervenire in caso di incidente o violazione e garantisce un’ azione a 360 gradi: primo soccorso, rilievi e ricostruzione dei fatti, attività di Polizia Giudiziaria, accertamento e contestazione di violazioni amministrative, interagendo con il Soccorso sanitario, il Soccorso alpino ed eventualmente con le altre forze di polizia ed Enti privati. La finalità dell’attività dell’operatore impegnato nel “Servizio di sicurezza e soccorso in montagna”, che quest’anno il Dipartimento della pubblica sicurezza ha disposto con l’invio di circa 200 operatori della Polizia di Stato in 53 stazioni sciistiche, evidenzia oltre alla qualificata attività di soccorso per gli infortuni avvenuti sulle piste, anche un servizio di controllo del territorio e di prossimità in quota, assicurando il rispetto della legge penale e delle norme amministrative in genere ed, in particolare, quelle che disciplinano le attività sciistiche. Un’attività complessa ed estremamente impegnativa (come testimoniano i dati dell’ultima stagione invernale, quella del 2019/2020, terminata il 9 marzo 2020 a causa dell’emergenza Covid-19, che in proiezione avrebbe fatto registrare più di 17mila interventi effettuati dalla Polizia di Stato) di cui si occupa essenzialmente il personale del Centro addestramento alpino di Moena, caratterizzato da uno standard formativo altamente specializzato. In questi giorni, dopo un lungo periodo di stop, finalmente riaprono le piste e la voglia di tornare a sciare è tanta. Ma occorre ricordare che per la propria e altrui sicurezza occorre rispettare delle regole. Dal 1 gennaio 2022 entrerà in vigore il nuovo decreto legge n.40/2021, che ha apportato alcune modifiche al regolamento precedente. Esse introducono importanti novità per lo sci alpino, recuperando in buona parte i principi del Codice della Strada nel quale è previsto l’obbligo di assicurazione tra veicoli; aumentano quindi i punti in comune tra le norme che riguardano la sicurezza degli sciatori e quelle che riguardano la circolazione dei veicoli ed in questo senso la disposizione in esame si aggiunge all’ obbligo del casco ed al principio di presunzione di responsabilità nel concorso di colpa. In considerazione dell’elevato numero di sciatori che frequentano le piste da sci, il Legislatore ha introdotto all’interno della normativa sulla sicurezza, una specifica disposizione che offra all’ utente, la possibilità di un’ ampia tutela risarcitoria in caso di sinistri sciistici, introducendo la responsabilità dei gestori degli impianti e l’assicurazione obbligatoria per gli sciatori.

Andiamo a riassumerle:

Obbligo del casco protettivo per i soggetti con età inferiore di anni 18 anziché 14 (art.17 d.lgs. n.40/2021) per lo sci nordico, snowboard e telemark, che però dovrà essere conforme a specifiche caratteristiche tecniche e criteri di fabbricazione ed omologazione. 

Assicurazione obbligatoria che copra i danni provocati a terze persone.

All’atto dell’ acquisto dello skipass, per chi ne fosse sprovvisto, il gestore metterà a disposizione una polizza assicurativa per la responsabilità contro terzi. Infatti l’art.30 prevede che “Lo sciatore che utilizza le piste da sci alpino deve possedere un’ assicurazione in corso di validità che copra la propria responsabilità civile per danni o infortuni causati da terzi. è fatto obbligo in capo al gestore delle aree sciabili attrezzate, con esclusione di quelle riservate allo sci di fondo, di mettere a disposizione degli utenti, all’atto dell’acquisto del titolo di transito, una polizza assicurativa per la responsabilità civile per danni provocati alle persone o alle cose.”

La multa per chi non possiede l’assicurazione va da euro 100 a 150, oltre al ritiro dello skipass.

Un’ ulteriore e significativa novità è rappresentata dall’art. 31 che vieta di sciare in stato di ebrezza in conseguenza di uso di bevande alcoliche e tossicologiche. In caso di infrazione è aumentato il valore minimo della sanzione amministrativa mentre ne è abbassato il valore massimo.

In caso di sciata “incapace” su pista nera e sciata sotto l’effetto di alcol e droghe le sanzioni vanno fino a euro 1000.

È vietato agli sciatori non autorizzati di accedere all’interno delle piste di allenamento (sanzione da euro 250 a 1000).

In caso di scontro tra sciatori, si presume, fino a prova contraria, che ciascuno abbia concorso a causare l’incidente.

Rimangono in vigore alcune regole comportamentali da seguire, quali:

Mantenere una condotta con velocità adeguata in relazione all’affollamento della pista, alle condizioni ambientali ed alle proprie capacità, che non vanno sopravvalutate. Ogni sciatore deve tenere un comportamento di prudenza e diligenza, rispettando la segnaletica e le prescrizioni di sicurezza presenti.

Sostare solamente sui lati della pista ed evitare di farlo in prossimità di passaggi obbligati, subito dopo un dosso o in punti dove c’è scarsa visibilità.

Prestare soccorso a sciatori in difficoltà o infortunati, avvisando eventualmente il personale preposto al soccorso.

 Chi pratica lo sci fuori pista, lo sci alpinismo e le attività escursionistiche in ambienti innevati, deve obbligatoriamente dotarsi di dispositivi elettronici di segnalazione e ricerca Artva (Apparecchio di ricerca dei travolti in valanga), nonché di pala e sonda da neve, per le valanghe in condizioni meteo, al fine di garantire la propria e altrui sicurezza, e preferibilmente acquisire tramite le guide alpine e gli istruttori del Cai, un’adeguata formazione per un utilizzo corretto ed efficace di tali strumenti. Rimane sempre importante affidarsi ai bollettini meteo e di neve emessi dai centri nivometeorologici, al fine di essere sempre informati sul verificarsi di nevicate e sul pericolo di valanghe; In caso di emergenza, nella fase di discesa a valle (es. eventi atmosferici eccezionali) o allo scopo di evitare o limitare assembramenti di persone presso le stazioni a monte, è consentito per il tempo strettamente necessario l’uso degli impianti a pieno carico, sempre nel rispetto dell’uso della mascherina a protezione delle vie respiratorie. Le funivie e le cabinovie, durante la fase di trasporto dei passeggeri, devono essere aerate mantenendo aperti i finestrini. In tutti gli ambienti al chiuso e nella fase di imbarco (anche all’aperto) e durante le fasi di trasporto è vietato consumare alimenti, bevande e fumare. Una volta giunti alla stazione di monte, gli utenti dovranno allontanarsi nel più breve tempo possibile.

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Accesso alle aree sciabili 

L’inizio della stagione prevede alcuni requisiti:

Il possesso dello skipass è personale e non cedibile. Per accedere agli impianti sarà necessario dimostrare di avere la certificazione Covid-19 secondo le regole delle norme vigenti.

La certificazione verde non è obbligatoria per i ragazzi che non hanno compiuto i 12 anni, salvo diverse disposizioni normative.

All’interno delle aree dei comprensori sciistici dovrà essere mantenuto il distanziamento interpersonale di almeno un metro, con il personale degli impianti che, attraverso percorsi segnalati, inviterà le persone ad osservare la segnaletica predisposta al fine di evitare assembramenti, regolando così i flussi.

Negli spazi comuni e sugli impianti di risalita è obbligatorio l’uso della mascherina chirurgica o superiore (FFP2).

Sulle seggiovie la portata sarà massima al 100% della capienza con uso obbligatorio della mascherina chirurgica o superiore. La portata è ridotta all’80% se le seggiovie vengono utilizzate con la chiusura delle cupole paravento.

All’interno delle cabinovie la portata è ridotta all’80% della capienza massima con uso obbligatorio delle mascherine.

 Sulle funivie è prevista la riduzione all’80% della capienza massima e uso obbligatorio della mascherina.

16/12/2021