Rocco Bellantone

Aspromonte ferito

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Tra luglio e agosto sono andati in fumo oltre 7.000 ettari nel Parco nazionale. Le responsabilità di chi ha voltato le spalle alla montagna, l’ombra delle cosche. E l’ostinata voglia di continuare a fare ecoturismo

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oltando le spalle allo Stretto di Messina, Scilla osserva quasi incurante la sua montagna che va a fuoco. Dalla spiaggia di via Marina e dalle schiere di ristoranti sull’acqua del borgo di Chianalea, le colonne di fumo che nelle settimane scorse spuntavano tra le pendici tirreniche dell’Aspromonte si accomodavano nel paesaggio da cartolina. Eppure, risalendo la costa in auto, basta percorrere poche decine di chilometri per osservare da vicino quelle chiazze di nero che dal bagnasciuga appaiono così lontane. Tra luglio e agosto, per settimane, le fiamme non hanno dato tregua a vaste aree dell’Aspromonte, aggredendone la vegetazione, uccidendo persone e animali, ardendo in modo caotico più di quanto avessero fatto in passato. 

 

Tra devozione e malaffare 

Tra gli epicentri dei roghi c’è San Luca, comune di 3.500 abitanti il cui territorio è incastonato in buona parte nell’area del Parco nazionale dell’Aspromonte. Per raggiungerlo, il viaggio da Scilla passa per Melia e la piazza di Gambarie, snodandosi lungo strade deturpate da abbandono e incuria e tracciati sterrati al limite della percorribilità. In poco meno di mezz’ora di tragitto il mare viene inghiottito dalla montagna, e il rumore di sottofondo della costa ovattato dal silenzio che segna il passaggio sul versante jonico del massiccio montuoso. 

Lungo il percorso si incrocia una mandria stanca di vacche sacre, lasciate pascolare dalle ’ndrine locali allo stato brado per marcare il territorio, qualche casello forestale dismesso e pochi altri visitatori. Il punto di arrivo è ad Afreni, nella vallata Potes, di fronte alla pietra Mazzulisa. La vallata è un cimitero di vegetazione ridotta in cenere. Di pini e abeti non restano che scheletri carbonizzati, mentre le faggete hanno resistito di più. 

Secondo le ultime stime dell’Aigae Calabria (Associazione italiana gui

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12/11/2021