Federico Scotti*
Youpol, l’App per i ragazzi è diventata grande
A quattro anni dall’uscita, con 130mila utenti registrati e circa 30mila accessi mensili, lo scorso settembre è stata rilasciata una nuova versione. Vediamo le novità
Uno degli obiettivi principali di una buona pubblica amministrazione dovrebbe essere quello di farsi sentire vicina ai cittadini. Ascoltarli e cercare di risolvere i loro problemi. Ma nell’era della comunicazione viviamo il paradosso di essere sommersi dalle notizie, dalle informazioni, dai dati ma di sentirci ancora molto poco partecipi di quella cosa che i romani chiamavano “res pubblica”. Abbiamo in tasca il più potente strumento comunicativo di tutti i tempi, ma stentiamo a considerarci parte attiva di un sistema. Vorremmo partecipare, ma la monolitica macchina statale spesso ci respinge.
Fortunatamente ogni tanto dalla dimora del moderno Moloch spunta un canale di comunicazione.
Nel 2017 la Polizia di Stato ha presentato, davanti a centinaia di studenti, l’applicazione YouPol, definita da subito “l’App amica dei ragazzi”, perché permetteva loro di effettuare delle segnalazioni, anche in forma anonima, riguardanti problematiche legate al bullismo e ag