Chiara Distratis
Nella storia
A poco più di due mesi dalle Olimpiadi gli atleti della ginnastica artistica e ritmica si sono ritrovati nel Paese del Sol Levante, infatti dopo la rinuncia all’organizzazione dei campionati mondiali da parte della Federazione di ginnastica danese, la 50ª edizione della competizione si è disputata al Kitakyushu City General Gymnasium di Kitakyushu, in Giappone. Ottima prestazione della Nazionale italiana che ha chiuso i campionati con il terzo posto nel medagliere dietro Cina e Giappone grazie alle 4 medaglie vinte (1 oro, 2 argenti e 1 bronzo). Uno dei due argenti è stato conquistato al volteggio dalla giovane poliziotta Asia D’Amato (foto in apertura). Arrivata alla finale di specialità col terzo punteggio di qualifica (13.866) sapeva di avere tutte le carte in regola per fare bene. Al termine dei due salti ha chiuso con 14.083 punti, alle spalle della brasiliana Rebecca Andrade che si è assicurata il titolo iridato con 14.966 punti. Il bronzo è andato alla russa Angelina Melnikova (13.966). È da Anversa 2013, dove Vanessa Ferrari si mise al collo l’argento al corpo libero, che l’Italia non vinceva a livello individuale femminile, e mai un’italiana ha disputato la finale iridata al volteggio: con i suoi salti Asia diventa la seconda ginnasta italiana di sempre a conquistare un alloro iridato a livello individuale e la prima a conquistare una medaglia in questa specialità. «Per me questo è stato il secondo Mondiale – ha commentato Asia – è stata un’esperienza fantastica che non dimenticherò mai. Ho rotto il ghiaccio con la gara di qualifica e grazie al punteggio mi sono guadagnata l’accesso sia all’all-around che alla finale al volteggio. Purtroppo la finale all-around, per qualche errore di troppo che ho commesso, non è andata come speravo e ho chiuso in dodicesima posizione, mentre al volteggio è andata molto bene. Ho provato un’emozione incredibile e ancora adesso fatico a realizzare quello che ho fatto».
Podio solo sfiorato, invece, per Carlo Macchini (foto in basso). Il poliziotto nella finale della sbarra si è esibito per primo eseguendo un esercizio semplicemente spettacolare con 6.7 di D Score (il coefficiente dato dalle difficoltà eseguite, dai colle