a cura di Cristina Di Lucente
Strategie antimafia all’Ucciardone
Palermo. Due giorni di incontri per condividere strategie e informazioni per il contrasto alla criminalità organizzata a livello europeo, in particolare quella di stampo mafioso. Questo lo scopo della seconda conferenza operativa “OC-2” che si è svolta lo scorso 6 settembre presso l’aula bunker dell’Ucciardone e organizzata dalla Direzione investigativa antimafia (Dia) con il supporto di Europol nell’ambito del progetto Onnet che prevede il finanziamento della rete operativa antimafia @ON.
Nella storica struttura che ospitò il “maxiprocesso” si sono riuniti in un unico forum gli organi decisionali tattico-strategici di alto livello delle forze di polizia e delle autorità giudiziarie degli Stati membri dell’Unione europea e dei Paesi che cooperano con Europol nel contrasto alle organizzazioni criminali a livello transnazionale.
La sessione della prima giornata si è conclusa con l’intervento del capo della Polizia Lamberto Giannini che, in qualità di direttore generale della Pubblica sicurezza, ha sottolineato come la partecipazione a un evento che si svolge in un luogo simbolico per la lotta alla criminalità organizzata confermi l’importanza di un impegno comune nell’azione di prevenirlo e contrastarlo, con la consapevolezza che solo una risposta globale possa essere efficace. «La rete operativa antimafia @ON – ha spiegato Giannini – istituita nel 2014 in collaborazione con Europol, ha consentito di rafforzare la comunicazione e la cooperazione tra le forze di polizia, permettendo anche di entrare nell’aspetto economico dei gruppi criminali che sono sempre più radicati nei sistemi affaristici e produttivi. Le organizzazioni criminali – ha proseguito il prefetto – hanno sviluppato una capacità di adeguamento alle trasformazioni geopolitiche e sociali con l’intento di insinuarsi sempre più nel mondo produttivo, sfruttando la situazione di difficoltà in cui versano imprenditori e commercianti a causa della pandemia». In conclusione Giannini ha fatto riferimento al costante monitoraggio del Dipartimento della pubblica sicurezza sul settore degli appalti pubblici per evitare le infiltrazioni della criminalità organizzata, con l’intento di elevare sempre più la soglia della prevenzione.
Comunicatore dell’anno
Ischia (NA). Il 4 settembre, nel quadro della cerimonia del 42° Premio Ischia internazionale di giornalismo, è stata consegnata a Mario Viola, direttore dell’Ufficio relazioni esterne, cerimoniale e studi storici del Dipartimento di pubblica sicurezza la targa come migliore comunicatore dell’anno.
Si tratta di un prestigioso traguardo per la Polizia di Stato, ricordiamo infatti che la Fondazione Giuseppe Valentino con questo riconoscimento internazionale ha voluto promuovere e sostenere, a partire dal 1980, le penne migliori del giornalismo italiano insieme, dal 2009, alle più interessanti esperienze che riguardano la comunicazione.
Quest’anno la polizia raccoglie i frutti di un’attività pluriennale che si è andata sempre più articolando su tutti i piani mediatici e culturali, sia quelli digitali – dal sito internet ai due profili Facebook (quello istituzionale e Agente Lisa), al canale video YouTube – sia quello cartaceo di Poliziamoderna; sia, infine, nelle tante iniziative pubbliche e nella presenza a importanti manifestazioni culturali e appuntamenti artistici. Inoltre, le motivazioni del premio sottolineano la particolare attitudine ad essere al servizio della popolazione in questi due anni di grande difficoltà.
“La Polizia di Stato durante l’emergenza sanitaria ha rimodulato e intrapreso nuove strategie comunicative e di informazione. È stata privilegiata una comunicazione di prossimità, fatta di ascolto, vicinanza, empatia, condivisione dei bisogni e dei disagi dei cittadini, nel convincimento che, in un momento di grande difficoltà per il Paese, una forza di polizia civile debba rappresentare un punto di riferimento fermo e sicuro per le comunità” – queste le motivazioni.
Gli stessi toni aveva us