Roberto Donini

Un muro dipinto di legalità

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A Diamante, la cittadina calabrese dei 300 murales, ne è stato inaugurato uno dedicato a Mascherpa

com02 8-9-21

Il 5 agosto è una data importante per la graphic novel della Polizia di Stato perché il suo immaginario commissariato ha trovato un luogo reale per tutelare quotidianamente i cittadini di Diamante. «Un dipinto che resta lì come fosse un timbro della lotta per la legalità, un simbolo per dire no alla ’ndrangheta» come ha voluto evidenziare Riccardo Giacoia, inviato speciale del tgR Calabria, che ha moderato la manifestazione seguita allo scoprimento del murale dedicato a Mascherpa, presenti il capo della Polizia Lamberto Giannini, il sindaco della cittadina senatore Ernesto Magorno e il procuratore capo di Catanzaro Nicola Gratteri. L’inaugurazione si è svolta nel contesto del festival “Diamante Murales 40” che celebra e restaura le prime quarantennali pitture murali dove è rappresentata la vita del borgo antico. Il nostro murale si situa nella centrale e più moderna via Pietro Mancini, vicino ad opere come quella di Jorit, artista napoletano di fama internazionale, in una zona dove si sta sviluppando quella “street art” capace di dar alle facciate urbane un nuovo volto. «Come quello di Mascherpa – ha sottolineato Luca Scornaienchi, autore delle storie del commissario – che è stato realizzato da Antonio Perrotta, direttore artistico del festival, su bozzetto di Daniele Bigliardo, disegnatore del nostro fumetto, e racchiude la collaborazione con la Polizia di Stato, sviluppata a partire dal 2107 per illustrare con realismo l’attività contro la ’ndragheta e offrire un modello positivo. Il fumetto e la street art, due forme di arte popolare utili per quel dovere di raccontare di cui parlò Giancarlo Siani, giornalista ucciso dalla Camorra, affinché la gente possa capire da che parte stare». 

Benvenuta normalità 
Nel saluto del sindaco Magorno, che ha fortemente voluto il murale, si avverte commozione e impegno: «È molto importante la presenza del capo della Polizia oggi, qui, in questa piazza dove abbiamo impedito l’ennesimo abuso edilizio, perché rappresenta la vicinanza delle Istituzioni a questa terra difficile ma che si sta impegnando in un percorso di legalità. Per noi, ora il Murale di Mascherpa rilancia la sfida per far sì che la Calabria diventi una regione “normale” del Paese e d’Europa».

Studenti e polizia
Due studentesse del Liceo Giovanni Paolo II di Diamante hanno invece dialogato con Lamberto Giannini, capo della Polizia. Hanno chiesto quale sia il rapporto tra prevenzione e repressione nell’attività di Polizia, se sia possibile contrastare una generale tendenza alla corruzione e infine se un fumetto come Mascherpa possa veicolare un messaggio di legalità. «Ho trascorso una vita nella polizia di prevenzione – ha ricordato il capo – ed è fondamentale evitare che avvengano fatti gravi, il lavoro investigativo preventivo è prezioso per arrivare a scoprire l’esistenza di strutture e fenomeni criminosi,  una conoscenza da condividere con tutte le altre Istituzioni in modo da coinvolgere tutto il Paese nella battaglia per la legalità». Riguardo la corruzione si è detto «convinto che una serie di piccoli passi sono stati fatti e si stanno facendo. Molte iniziative con le giovani generazioni stanno veicolando esempi positivi di legalità e il rapporto con le scuole, attraverso le tante manifestazioni in tutto il Paese, si sta consolidando». Parlando di Mascherpa e rispondendo anche al saluto del sindaco ha voluto evidenziare il contrasto «tra un simbolo costruito con arte e cura per rappresentare il lavoro paziente di tutte le forze dell’ordine e gli sfregi, le scritte minacciose e rabbiose apparse periodicamente sui muri di altre città calabresi».

Battaglia quotidiana
Nicola Gratteri, autore dell’introduzione a La Rosa d’Argento il primo libro del Commissario Mascherpa, con la consueta vivacità e intelligenza, ha voluto testimoniare il suo particolare impegno sui temi affrontati nella serata. «Le mafie sono diventate un fenomeno internazionale, questo è stato recepito dalla nostra legislazione antiriciclaggio e dall’abnegazione assoluta degli uomini delle forze dell’ordine nella battaglia contro i criminali come anche nelle indagini di questo fumetto sui traffici tossici ma a questo gravissimo pericolo non sono ancora molto sensibili tante nazioni. Noi dobbiamo mantenere il nostro livello e cercare di spiegare e farci ascoltare di più in Europa». Ha voluto invece riassumere il suo trentennale impegno nelle scuole spiegando come «occorre fare discorsi realistici ai ragazzi e non sermoni. Io racconto loro dei rischi concreti, per dimostrare che scegliendo la mafia ci si rimette e si rimane sempre manovalanza sacrificabile» e precisando che «ci vuole gente credibile che parli ai ragazzi, come le forze dell’ordine, i magistrati, volti autorevoli delle istituzioni che hanno acquisito sul campo conoscenze certe e possono trasmettere, evitando manipolazioni. Parlare ai ragazzi correttamente non è mai tempo perso ed è possibile recuperarne un 30 per cento alla legalità». Ed è questo che il nostro fumetto si è sempre prefissato entrando nelle scuole. Ora speriamo che Mascherpa con la cittadinanza di Diamante, sia un eroe positivo per i tanti che passeranno strada facendo.

25/08/2021