Annalisa Bucchieri

Il nostro saluto a Carlo Mosca

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Carlo Mosca

Si è spenta una luce. Il 30 marzo ci ha lasciato Carlo Mosca, consigliere di Stato, ex prefetto di Roma e alto funzionario prima della Polizia di Stato e poi dell'amministrazione civile del ministero dell’Interno. Poliziamoderna ha accolto sulle sue pagine moltissimi suoi contributi, a partire dagli Anni di piombo, quando morivano di media sei poliziotti al mese in attentati terroristici ed era difficile spiegare a chi indossava una divisa perché si dovesse rischiare la vita ogni giorno: lui trovò sempre le parole giuste. La sua firma ritorna nel 1981, in una serie di inserti, per far capire ai poliziotti che la legge 121 li avrebbe traghettati verso una polizia smilitarizzata, al passo con i tempi, moderna. Per i 40 anni di quella legge di Riforma, che lo vide tra i suoi massimi costruttori, ci ha fatto un ultimo regalo curando un libro sull’argomento che sarebbe dovuto uscire proprio oggi.

Del suo eccellente operato come uomo delle istituzioni potete leggere ovunque, ma quello che non leggerete di lui nelle fonti ufficiali è l'eccezionale umanità mai scalfita dai pur grandi dolori che lo hanno trafitto nel corso dell’esistenza: l'aiuto concreto che è riuscito a dare a chiunque glielo abbia chiesto, la comprensione umana insieme al  sostegno professionale a chiunque abbia lavorato al suo fianco, l’ascolto empatico a chiunque avesse patito ingiustizie e sofferenze.

Se c'è un dilemma etico su come la salvaguardia dello Stato possa conciliarsi con l'amore per il prossimo, per gli ultimi, per i diseredati, la risposta si trova in un nome e cognome: Carlo Mosca, che ha interpretato ogni ruolo assegnatogli nel più profondo spirito di servizio alla cittadinanza e per il bene comune, mai come mero esercizio di potere e di comando; e sempre si è impegnato nel trasmettere agli altri il suo sapere, i suoi valori preziosi, la sua saggezza.

Caro maestro, perché questo è l'epiteto più bello che riassume la tua essenza, a te va tutta la nostra gratitudine. Riposa in pace, ma da lassù continua a preoccuparti un po' di noi, perché di spiriti guida della tua apertura alare abbiamo ancora bisogno.

01/04/2021