Chiara Distratis
Un poliziotto per la Fidal
È Stefano Mei il nuovo presidente della Fidal (Federazione italiana di atletica leggera) per il quadriennio 2021-2024. Il risultato è stato reso noto al termine dell’Assemblea nazionale che si è svolta alla Fiera di Roma lo scorso 31 gennaio. L’ex mezzofondista azzurro ha vinto al ballottaggio con 31.051 voti, superando Vincenzo Parrinello che ne ha ottenuti 26.917. Stefano Mei, spezzino, 57 anni, poliziotto in servizio alla Divisione di polizia ammnistrativa, sociale e dell’immigrazione della questura di Forlì, vanta una vincente carriera da atleta (42 presenze in azzurro), gran parte della quale con addosso la maglia delle Fiamme oro, il cui punto massimo è senza dubbio rappresentato dal titolo europeo conquistato a Stoccarda nel 1986. «Sono entrato in polizia nel 1982, vennero a propormi di far parte delle Fiamme oro dopo un Campionato italiano di cross: accettai immediatamente – racconta Mei – Da subito con gli allenatori iniziammo un percorso per cercare di migliorare la mia velocità, ero un mezzofondista molto valido sulle lunghe distanze ma non avevo la “volata”. Per questo i risultati non arrivarono subito ma comunque partecipai alle Olimpiadi di Los Angeles ’84. Questi giochi hanno rappresentato un punto di svolta nella mia carriera, non tanto per il risultato sportivo, mi classificai primo degli esclusi dalla finale dei 1.500 metri, ma dal punto di vista dell’atteggiamento: capii che se volevo vincere dovevo metterci più cattiveria agonistica». L’anno successivo si notò il cambio di passo: Stefano fu uno dei migliori nei 5.000 metri, si classificò secondo in Coppa del mondo e primo alle Universiadi, preludio al suo più grande successo, la vittoria nell’estate del 1986 dei 10.000 metri ai Campionati europei di Stoccarda battendo altri due italiani Alberto Cova e