Mauro Valeri

Frontex sbarca a Fiumicino

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Dal 27 gennaio scorso una squadra dell’Agenzia europea della guardia di frontiera e costiera opera nello scalo aereo capitolino

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Per la prima volta in Europa Frontex ha dispiegato, presso l’aeroporto di Fiumicino, una squadra di Forced return escort and support officers – Scorta al rimpatrio forzato e ufficiali di supporto (Freso), composta da 10 operatori e 1 coordinatore. Il compito di questa squadra, che fa parte dello Standing corps, Corpo permanente, e opererà sotto il coordinamento del personale della Polaria, sarà quello di fornire supporto operativo per il transito e il rimpatrio degli stranieri destinatari di misure di allontanamento adottate dall’Italia o da altri Stati membri. Potranno, inoltre, eccezionalmente, essere impiegati in operazioni di scorta a bordo degli aeromobili. «Per noi è motivo di orgoglio – dice Giovanni Casavola, dirigente della polizia di frontiera di Fiumicino – avere la presenza di operatori qualificati dell’Agenzia che hanno il compito di collaborare con la polizia di frontiera italiana nello svolgimento dei rimpatri. Siamo il primo Paese europeo scelto per questo progetto pilota il cui scopo è quello di rendere omogenee e armonizzare le procedure e i protocolli di rimpatrio. L’Italia ha sempre eseguito queste procedure nel rispetto dei diritti fondamentali dell’uomo e delle regole internazionali e l’invio di questo personale rappresenta il riconoscimento del lavoro svolto».

Gli operatori dello Standing corps, prima di essere impiegati, sono stati sottoposti a un addestramento di 2 settimane da parte di Frontex e a uno della stessa durata presso l’Istituto per ispettori di Nettuno (Rm). Ciò che caratterizza il Corpo permanente è che si tratta del primo servizio composto da operatori in uniforme e che potranno, qualora autorizzati da accordi tra il Paese in cui sono chiamati ad operare e l’Agenzia, portare al seguito l’arma di ordinanza. «Nelle regole d’ingaggio – evidenzia Casavola – è previsto che queste persone non siano armate e che possano far uso della forza solo in casi estremi di difesa personale e sempre nel rispetto dei limiti della proporzionalità. Non possono operare in maniera isolata e autonoma ma devono sempre essere accompagnati da personale della polizia italiana. Sono affiancati da

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12/03/2021