Federico Scotti*
Il mondo ad alta voce
Sono circa 4 milioni le persone che comprano un libro per ascoltarlo. Un mercato in costante crescita che sempre più spesso si serve di piattaforme digitali on line, vediamo le più utilizzate
Il noto filosofo inglese Francis Bacon, strenue sostenitore del metodo scientifico per indagare i fenomeni della natura, nel 1620 sosteneva che le tre invenzioni più importanti della storia moderna, capaci di cambiare “l’apparenza e lo stato del mondo intero”, sono state: la polvere da sparo, la bussola e la stampa a caratteri mobili. La potenza delle armi da fuoco ha trasformato il modo di combattere, la bussola quello di navigare, ma come la stampa, o meglio, la diffusione a basso costo della conoscenza, ha trasformato l’esistenza del mondo occidentale? Con sorprendente lungimiranza, già nel 1962, il sociologo canadese Marshall McLuhan, nel suo saggio Galassia Gutenberg ha colto tutti i segnali che avrebbero portato a definire i nostri tempi come quelli del dominio dell’apparire, della tirannia della vista a scapito degli altri sensi. Fu lui a creare l’espressione “villaggio globale” dove la potenza delle immagini avrebbe azzerato le distanze in tutto il mondo e creato una società globale interconnessa dove qualcosa conta solo se c’è qualcuno che la sta guardando. E anche per McLuhan la svolta è stata proprio l’invenzione della stampa che ha permesso a chiunque sapesse leggere di avere accesso, almeno ipoteticamente, a tutto il sapere umano. Non c’era più bisogno di intermediari. Quello che prima veniva soprattutto raccontato, ora poteva essere letto. Anche Internet ha portato la sua dose di rivoluzione, riducendo ancora di più la distanza tra chi offre e chi cerca informazioni, ma sempre con la predominanza della vista. Cambiano i dispositivi, ma non cambia la presenza di uno schermo: televisori, monitor, display. E così il caro vecchio libro, strumento portentoso di conoscenza nel 1600, negli Anni 2000 ha smesso di essere il vettore dell’innovazione e del cambiamento, soppiantato da altri mezzi di comunicazione, minato anche nella sua essenza cartacea dall’inchiostro elettronico degli ebook. Sembra proprio che una volta solleticata la nostra fame di stimoli visivi, non si possa più tornare indietro. Sembra, ma evidentemente non è così, perché se è facile catturare il nostro occhio, mediamente ci sono circa 20 milioni al giorno di spettatori davanti alla televisione, è ancora l’udito il senso preferito dei più di 30 milioni di ascoltatori giornalieri delle radio italiane. E così, quando il mondo della tecnologia si è accorto che forse quello che c’è dietro a un’idea è anche la sua voglia di essere raccontata, sono nati gli audiolibri. Oggi sono circa 4 milioni le persone che comprano un libro per ascoltarlo, con una stima di crescita del 25% annuo, a dimostrazione della grande domanda di questo tipo di supporto. Un terzo di questi lo fa attraverso l’acquisto tradizionale di CD direttamente nelle librerie, ma la maggior parte degli stimatori degli audiolibri si serve di piattaforme digitali on line, vediamo le più utilizzate. Il principale produttore al mondo di audiolibri è l’americana Audible, nata nel 1995 e di proprietà di Amazon, il colosso degli acquisti on line, dal 2008. L’esperienza offerta da Audible è completa e va oltre la semplice lettura di un libro, ma punta all’intrattenimento vero e proprio attraverso la creazione di contenuti artistici rilevanti grazie alla collaborazione con importanti scuole di recitazione. Dal punto di vista tecnico, l’integrazione con l’ecosistema Amazon è completo con la possibilità di passare dall’ascolto sul cellulare all’assistente virtuale Echo, riprendendo la riproduzione dallo stesso punto; ma è anche possibile sincronizzare l’audio con il lettore di ebook Kindle che provvederà a sottolineare le parole ascoltate, questa caratteristica molto utile se si sta ascoltando un libro in una lingua straniera. In Italia Audible è offerto in una versione all-you-can-listen, che a fronte di un abbonamento mensile offre l’accesso illimitato a tutto il mercato italiano.
Una valida alternativa a Audible, è Storytell. Nata in Svezia nel 2005, offre un catalogo di decine di migliaia di audiolibri nelle principali lingue del mondo. Funziona esclusivamente attraverso la sua applicazione per smartphone, per ascoltare il proprio libro anche senza connessione a Internet. Anche Storytell, dopo due settimane di prova gratuita, chiede il pagamento di una quota mensile per usufruire dei suoi servizi, ma garantisce molte esclusive e la parte dedicata alle categorie o alle serie di libri è molto curata. Da una collaborazione italo-tedesca nasce invece la Emons Audiolibri che pubblica una vasta collezione di autori classici letti da alcuni tra i più conosciuti attori e attrici italiani, mentre per gli scrittori contemporanei spesso l’interpretazione dell’audiolibro è affidata all’autore stesso. Prima dell’arrivo dei due colossi sopra citati, le opere della Emons Audiolibri si potevano ascoltare solo tramite l’acquisto dei suoi CD, ma recentemente ha lanciato la sua applicazione per dispositivi mobili. Grande merito va a questa piccola casa editrice per la realizzazione, nel 2019, a Roma di “Libri per le tue orecchie”, il primo festival dell’audiolibro in Italia.
Se si chiede a un audio-lettore perché utilizza questa forma di intrattenimento, risponde perché così può ascoltare una bella storia e contemporaneamente fare altre cose, come guidare o fare le faccende di casa. Se siete appassionati lettori, e pensate di non riuscire a leggere un libro perché non avete tempo, un audiolibro potrebbe fare al caso vostro. Lo scrittore francese Daniel Pennac nel suo libro Come un romanzo, definito come il manuale del lettore, quando dichiariamo di non avere tempo per leggere ci risponde che il tempo è nelle nostre tasche, suggerendoci di portare sempre con noi una copia di un libro per potercisi tuffare in tutti quei ritagli di tempo in cui non abbiamo altro da fare, come in fila alla posta, alla fermata dell’autobus o in sala d’aspetto dal dottore. Con gli audiolibri, ora possiamo dire che il tempo per leggere è anche nelle nostre orecchie.
*settore informatico Ufficio relazioni esterne e cerimoniale del Dipartimento della ps