Annalisa Bucchieri

Non abbassiamo la guardia

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Nonostante il Covid -19 la minaccia del terrorismo di matrice islamica non ha smesso di esistere e di trasformarsi

Sebbene la pandemia abbia calamitato tutte le nostre paure e tutte le nostre energie difensive, esiste una minaccia che non ha smesso di esistere e di trasformarsi che è quella del terrorismo di matrice islamica. L’attentato alla Basilica di Notre Dame a Nizza il 29 ottobre scorso - quando un tunisino entra e decapita due donne oltre a uccidere il sacrestano - e quasi subito dopo quello al centro di Vienna del 2 novembre  - quando un fanatico irrompe nelle strade con un fucile a compressione e spara all’impazzata lasciando per terra 4 morti e 23 feriti - ci dicono che non dobbiamo mai abbassare la guardia. Anzi proprio in questo momento in cui l’attenzione dei governi è concentrata sulla sicurezza sanitaria potremmo scoprire il fianco alla violenza estremista. 

Perciò apriamo questo numero di Poliziamoderna con un primo piano dedicato all’argomento, indagando su come il Covid-19 possa aver modificato strategie e attività terroristiche. Ne abbiamo parlato in primis con il nuovo direttore del Centro antiterrorismo di Europol, Claudio Galzerano, dirigente superiore che porta la sua esperienza decennale in Italia ai vertici del Servizio per il contrasto al terrorismo esterno al servizio di tutti i Paesi Membri. Naturalmente per avere cognizione del fenomeno non potevamo rimanere all’interno del Vecchio Continente ma guardare al nostro dirimpettaio, l’Africa, terra martoriata dalle compagini armate e contrapposte di Al Quaeda del Magrheb (Aquim), Al Morabitoun, Ansar al Din da una parte e l’Islamic State in the Great Sahara (Isgs), dall’altra. Qui si sta svolgendo una lotta intestina per la conquista del controllo sul Sahel, la cintura di stati sub-sahariani, e dell’Africa occidentale così ricca di materie prime appetibili per il mondo occidentale. Non solo l’oro quanto il silicio di cui si abbeverano le batterie dei cellulari che utilizziamo ogni giorno.

Nel nostro approfondimento affrontiamo le possibili evoluzioni dei traffici illeciti che sovvenzionato i terroristi che si stanno allargando al mercato dei dispositivi sanitari anticontagio e ai farmaci di cura. Il passo al tentativo di manipolazione della distribuzione dei vaccini è breve.

Chiudiamo con una nota di speranza. Raccontando un caso di un ragazzo minorenne di origini algerine pronto a organizzare un attentato a Udine che il Tribunale per i minori di Trieste ha inserito in un percorso di deradicalizzazione con successo.

Come scritto nel Talmud: salvare una vita significa salvarle tutte.

01/02/2021