Annalisa Bucchieri
Scatti di evoluzione
Superequipaggiati di tecnologie che supportano la memoria dei giorni che passano, non rinunciamo comunque ad avere un calendario da parete o da tavolo che accompagni il nuovo anno. è un rito propiziatorio, uno spingersi in là con lo sguardo fiducioso verso il tempo che verrà. Un rito quanto mai importante nei frangenti difficili che viviamo. Ed è anche lo spirito che ha guidato la realizzazione del Calendario istituzionale 2021: affrontare il futuro e le scelte di cambiamento che ci impone, consapevoli del passato che ci ha portati fin qui. Nel 2021, infatti, ricorrono i 40 anni della legge n. 121 del 1981 con la quale è stata profondamente riformata l’Amministrazione della pubblica sicurezza. Finiva il suo ciclo storico il Corpo delle Guardie di pubblica sicurezza e veniva istituita al suo posto la Polizia di Stato, una forza dell’ordine a ordinamento civile. Il Calendario illustra come alla smilitarizzazione, decretata per legge, sia seguito un processo di trasformazione graduale e complesso che, nell’arco di 40 anni, ha portato la Polizia di Stato a interpretare sempre meglio la sua mission al servizio dei cittadini. Per raccontare la Polizia di oggi, frutto di questa evoluzione, sono stati individuati 12 temi portanti nella legge di riforma 121: dall’ingresso delle donne nei ruoli ordinari, alla nascita dei sindacati, dall’istituzione dei ruoli tecnici a quella della figura dell’ispettore, dalla fondamentale definizione del ministro dell’Interno quale autorità nazionale di pubblica sicurezza che si avvale a livello provinciale dei questori in ambito tecnico-operativo, a quella del capo della Polizia quale coordinatore di tutte le forze dell’ordine e attuatore delle politiche di sicurezza. Dodici temi, suggellati in altrettante parole chiave, interpretati in dodici scatti. Molte di queste immagini sono riemerse dall’archivio fotografico di Poliziamoderna, altre concesse dalle agenzie giornalistiche, mentre quelle che ci portano al presente sono state realizzate dai fotografi dell’Ufficio relazioni esterne e cerimoniale.
Quello che vedrete non sarà quindi tanto un calendario celebrativo incentrato sul “come eravamo”, quanto la memoria visiva del percorso evolutivo che ha portato la Polizia di Stato ad essere la forza moderna e democratica che oggi tutti noi conosciamo. Ci racconta che erano mesi difficili per l’Italia, come lo sono adesso per altre ragioni, eppure imboccammo coraggiosamente la strada del cambiamento per uscirne fuori. Ed è questo l’augurio che faccio a tutti i nostri lettori.