Emanuele Mùrino
110 candeline… in divisa!
L’Alfa Romeo, la casa che ha prodotto numerose tra le più apprezzate pantere della Polizia di Stato, ha compiuto a giugno scorso il prestigioso compleanno
Anonima Lombarda Fabbrica Automobili, un nome che ai più potrebbe non dire molto ma dietro il quale gli appassionati riconoscono subito la ragione sociale dell’Alfa Romeo. Era il 24 giugno 1910, centodieci anni fa, e nacque ufficialmente allora il marchio che tanto lustro ha dato all’industria automobilistica nazionale.
Poco più di 40 anni dopo, l’Alfa 1900 TI Super “Speciale” aprì il felice connubio operativo tra la Polizia di Stato e la casa milanese. Un rapporto che si è via via consolidato, consegnando numerose pantere tra i ricordi indelebili degli italiani.
Mezzi affidabili la cui storia si è spesso intrecciata, di fatto, con la crescita del Paese e con il ruolo dell’Istituzione. Molte di queste vetture si possono ammirare dal vivo al Museo delle Auto della Polizia di Stato, a Roma, oppure ritrovare nelle pagine del libro Polizia e motori - La lunga strada insieme. Oggi, per celebrare i 110 anni dell’’Alfa Romeo, Poliziamoderna vuole ricordare alcune tra le più note di queste auto in divisa.
* giornalista di Quattroruote
Alfa 1900 TI Super “Speciale”
Il viaggio tra le Volanti con il marchio del biscione non può che partire dal 1952, con l’Alfa 1900 TI Super “Speciale”, la prima pantera: con le sue linee aggressive e sinuose, il colore nero e i fendinebbia gialli, era perfetta nel ricordare sagoma e occhi del felino. Un’auto che fu di svolta per l’Alfa Romeo - il motore a quattro cilindri e non più a sei, suscitò lo scetticismo dei puristi dell’epoca - e altrettanto per la Polizia di Stato.
Sulle circa 400 vetture, il cui impiego fu quasi esclusivo presso le questure, esordì il parabrezza blindato, diviso in due parti unite da un montante centrale poiché la tecnologia dell’epoca non consentiva di realizzare cristalli curvi. A tutela dei pneumatici anteriori, un’inedita protezione realizzata con maglie di acciaio. Il tetto era apribile, in tela nera, per consentire agli occupanti del divano posteriore di sparare in posizione eretta.
Inoltre, la 1900 fu tra le prime ad avvantaggiarsi della radio, per mantenere le Volanti in contatto con la Centrale e rafforzare l’attività operativa nelle città.
Giulietta 1300
La gamma della Giulietta, a metà degli anni Cinquanta, ebbe il merito di trasformare l’Alfa Romeo da semplice fabbrica a industria automobilistica nel senso moderno del termine. Anche la Polizia di Stato impiegò la versione berlina della vettura che ebbe un travolgente successo commerciale e, per la sua linea elegante, fu soprannominata “la fidanzata d’Italia”. Impreziosita da listelli cromati alla bas