Gabriella Lo Feudo*
Un sorso di... vino
Etichettatura, categorie e caratteristiche tra qualità e marketing
L’etichetta del vino ricopre un ruolo fondamentale dal punto di vista comunicativo e rappresenta un elemento importante per favorire la scelta del consumatore: oltre ad informarlo sulle caratteristiche del prodotto, racconta e coinvolge i territori di provenienza e la definizione che le si conferisce di “carta d’identità” è quanto mai appropriata. Inoltre favorisce scelte attente per la molteplice varietà di prodotti vitivinicoli esistenti in commercio, induce a scegliere con attenzione tra vini a denominazione di origine e a indicazione geografica, tra un vino varietale (vino monovitigno, ndr.) e un vino spumante, sia che lo si trovi in un supermercato, in un’enoteca o al ristorante. Per il vino, cosi come per molti altri prodotti agroalimentari, esiste una normativa comunitaria specifica, detta verticale, che stabilisce regole di commercializzazione e di etichettatura a cui bisogna attenersi. Si tratta di una serie di regolamenti europei più volte rimaneggiati e rivisti, l’ultimo dei quali è il Regolamento delegato n. 2019/33. Esiste, anche, una normativa, detta orizzontale, che prevede norme comuni a tutti gli alimenti in materia di etichettatura. Attualmente è in atto una deroga che esenta i prodotti vitivinicoli dall’indicare sia gli ingredienti che il contenuto calorico con relativa dichiarazione nutrizionale, informazione, invece, obbligatoria per tutti gli altri prodotti alimentari immessi sul mercato (Reg. Ue n. 1169/2011). Per le pubblicazioni sulle etichette di qualsiasi prodotto si può consultare il sito www.crea.gov.it/web/olivicoltura-frutticoltura-e-agrumicoltura/pubblicazioni