Marco Carlone e Daniela Sestito

Invasione nei campi

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In Sardegna spopolamento delle campagne interne, temperature alte e siccità hanno favorito il proliferare delle cavallette. Nell’ultimo anno l’area colpita è decuplicata

amb 10-20

Quello che vedete adesso è niente rispetto a  fine maggio» racconta Alessandro passeggiando  sul bordo di un grande pascolo ormai  ingiallito. «Il giorno in cui abbiamo tosato le  pecore questi muri erano totalmente ricoperti  dagli sciami, non si vedeva neanche il  cemento» dice indicando la casetta di campagna  dove ripone gli attrezzi. Alessandro è un pastore di Bolotana,  un paese della valle del Tirso nel cuore della Sardegna.  Insieme ad altre centinaia di agricoltori e allevatori, da aprile  ha subìto le conseguenze di un’invasione di milioni di cavallette.  Questa specie, nota come locusta del Marocco, aveva  già colpito la stessa zona nell’estate del 2019, interessando  una superficie di circa 2.000 ettari. «Ma nel giro di un solo  anno l’areale invaso è decuplicato, toccando i 20-25.000 ettari  a giugno – spiega Alessandro Serra, presidente di Coldiretti  Nuoro – Adesso non c’è niente da fare per i pascoli  attaccati dagli sciami. Le cavallette sono grosse e migrano  rapidamente di campo in campo». Il fenomeno ha creato  non pochi problemi all’economia locale, e secondo le  stime di Coldiretti a giugno aveva già colpito 200 aziende.  Questi insetti divorano la parte più proteica e nutritiva  di piante

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09/10/2020