Annalisa Bucchieri
Italia stupefacente
Se c’è un settore merceologico che non vive crisi economica persino ai tempi del Covid-19 è quello della droga. Come ha recentemente dichiarato il procuratore nazionale antimafia, Cafiero De Raho, si calcola che le sostanze stupefacenti in Italia portino ai sodalizi criminali di casa nostra un guadagno annuo di 30 miliardi di euro. Senza contare il mercato delle droghe sintetiche, pasticche o polveri, che si è molto allargato durante la pandemia, facilitato dalla produzione a chilometro zero in laboratori locali, dalla possibilità di effettuare ordini online e dalle spedizioni via posta, che hanno consentito di bypassare blocchi e controlli sui trasporti e sui movimenti delle persone .
Con grande duttilità e velocità i narcotrafficanti e le organizzazioni mafiose si adattano ai cambiamenti sociopolitici e cercano modalità operative sempre nuove. Di pari passo ciò comporta una continua modifica delle strategie di contrasto da parte delle polizie di tutto il mondo. Una specie di gioco di scacchi, però accelerato al massimo. Per questo il Rapporto annuale della Direzione centrale per i servizi antidroga (la cui edizione 2020 è appena stata pubblicata), è un’ importante raccolta e analisi di dati su produttori, rotte, consumi e sequestri nonchè arresti, che fa capire cosa è mutato nel mercato delle sostanze psicotrope e nel comportamento dei suoi attori principali per prevederne le mosse successive. Considerato lo scenario inedito prodotto dal lockdown, Poliziamoderna ha chiesto al direttore centrale uscente dei Servizi antidroga, Giuseppe Cucchiara, di commentare i risultati della lotta al traffico di stupefacenti nel nostro Paese nel 2019 e di delineare un quadro “dinamico” dei cambiamenti in atto nel 2020. La competenza italiana è molto alta e il nostro territorio nazionale rimane un osservatorio d’eccezione per il fatto che la ‘Ndrangheta domina il traffico mondiale di cocaina ed eroina. Ne potrete avere conferma scaricando il Rapporto 2020 della DCSA che vi mettiamo a disposizione sul nostro sito, oltre 300 pagine piene di diagrammi e tabelle esplicative.
In questo numero inoltre diamo anticipazione di una epocale ristrutturazione dell’architettura del Dipartimento della pubblica sicurezza. A spiegarne la filosofia di fondo e le esigenze di questo cambiamento è il direttore dell’Ufficio per l’amministrazione generale, Stefano Gambacurta, che si sta occupando in prima persona della Riforma ordinativa. ϖ