Chiara Distratis

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L a famiglia delle Fiamme oro cresce con l’introduzione di due nuove discipline: la ginnastica artistica e quella ritmica. I nuovi atleti faranno base a Napoli e verranno seguiti dal direttore tecnico del centro nazionale Luca Piscopo: «Siamo molto contenti della collaborazione con la Federazione ginnastica d’Italia, questo sport è uno tra i più seguiti dai giovani e siamo sicuri si creerà una grande sinergia con i quadri tecnici federali. Con il concorso del 29 novembre scorso sono entrati Desirée Carofiglio, Martina Maggio e Carlo Macchini per la ginnastica artistica, Alessia Russo per la ritmica: sono ragazzi giovani e con tanta voglia di fare con i quali vogliamo gettare solide basi per il futuro. A loro si aggiungeranno altre quattro atlete della ginnastica artistica che risulteranno vincitrici del concorso pubblicato sulla Gazzetta ufficiale lo scorso 15 maggio».
Ma ora conosciamo meglio le new entry; partiamo da Alessia Russo (nella prima foto), toscana classe ’96: «Ho avuto l’onore di vestire i colori della mia nazione in tutto il mondo ma questo non mi bastava! Continuavo a sentire il bisogno di servire la mia patria e grazie alla Polizia di Stato potrò farlo, della quale mi ha affascinato da subito il motto: “Sub lege libertas”, “Sotto la legalità, la libertà” parole significative che mi hanno acceso una luce dentro, che si è intensificata una volta indossati i colori delle Fiamme oro: mi si è riempito il cuore di orgoglio, potrei paragonarlo alla mia prima volta in nazionale. Spero a breve di portare in alto questi colori... anche se di solito preferisco non pensare al futuro, è importante per me gestire la vita tramite obiettivi intermedi che mi porteranno ad arrivare a quello che tutti considerano il sogno (le Olimpiadi, ndr). Bene, per me è un obiettivo, non un sogno e la differenza sta nella fattibilità. Se poi non dovesse arrivare non sarà certo perché io non ho combattuto con tutta me stessa, step by step, obiettivo dopo obiettivo». 

Passiamo a Desirée Carofiglio (nella foto alle parallele), ventenne campionessa italiana al corpo libero nel 2019, dal 2016 fa parte della squadra nazionale, con la quale ha vinto una medaglia di bronzo ai Campionati mondiali di Stoccarda sempre nel 2019: «Sono molto contenta di entrare a far parte del Gruppo sportivo della Polizia di Stato e non vedo l’ora di iniziare a dare il mio contributo a questa squadra. Ho scelto le Fiamme oro grazie all’opportunità che mi ha dato la Federazione e devo confessare che mi affascina molto un futuro da poliziotta. In questo momento il mio obiettivo – e il più grande sogno – è quello di partecipare alle Olimpiadi di Tokyo e questo mio nuovo inizio mi dà una motivazione in più per fare ancora meglio quello che mi piace fare». Martina Maggio(nella seconda foto di pag. 34), invece, è nata a Villasanta (MB) nel 2001 ed è stata campionessa europea juniores nel volteggio agli Europei di Berna 2016 e campionessa italiana alla trave nel 2018: «Mi entusiasma far parte delle Fiamme oro, grazie alla Federazione ho avuto questa bellissima opportunità e per questo sono davvero felice. Non vedo l’ora di iniziare questo cammino con la Polizia di Stato e dare il mio contributo alla squadra. Questa opportunità credo sia anche un incentivo in più per non mollare mai e un ulteriore stimolo per l’obbiettivo più importante: i Giochi olimpici di Tokyo». Per ultimo abbiamo lasciato l’uomo del gruppo, Carlo Macchini: «Sono nato a Fermo 24 anni fa, venti dei quali passati in palestra. Appena è uscito il concorso e ho capito di avere tutti i requisiti richiesti per poter partecipare mi sono sentito molto fortunato; penso che le Fiamme oro siano un gruppo sportivo molto prestigioso e tra l’altro il nome mi ricorda molto la “fiamma olimpica” ed essendo uno sportivo superstizioso... lo vedo come un buon auspicio! Fin dai primi contatti che ho avuto con i responsabili mi sono subito sentito accolto come un membro di una grande famiglia. Spero di essere una risorsa importante per la squadra e di portare con onore questa divisa».

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UN NUOVO COACH PER LE FIAMME

Si conclude l’esperienza cremisi di Gianluca Guidi, da tre stagioni al timone del XV della Polizia di Stato, con il quale ha raggiunto i playoff del Peroni “TOP12” nel campionato 18/19, chiudendo quello attuale, interrotto in anticipo senza assegnazione dello scudetto a causa dell’emergenza Covid-19, al secondo posto. Prima di andare via, il tecnico toscano (foto in basso) ha voluto salutare tutto il “mondo Fiamme oro”, con il quale ha potuto vivere a stretto contatto per un triennio, frequentando quotidianamente l’ambiente della caserma “Stefano Gelsomini” di Ponte Galeria, sede della squadra e quartier generale del Reparto mobile di Roma: «È un ambiente unico nel suo genere e al primo impatto può anche spaventare e lasciare interdetto chi non conosce dall’interno la famiglia della Polizia di Stato. Porterò con me ovunque andrò la “vita di caserma”. Non conoscevo bene la polizia e ho avuto l’opportunità, attraverso tanti piccoli riti quotidiani come il prendere un caffè tutti insieme oppure il mangiare a mensa con altre 200 persone, di condividere una vita a me prima ignota. Frequentando anche tanti dei poliziotti che popolano la “Gelsomini” e osservandoli prima di entrare in servizio o di ritorno dal loro lavoro, ho davvero scoperto un mondo che assolutamente non avrei mai potuto immaginare esistesse, se non vivendolo dall’interno: ragazzi che lottano quotidianamente anche con problemi che abbiamo tutti noi, come il dover mantenere la famiglia o avere figli e affetti lontani. Sono persone depositarie davvero di valori come la lealtà, protezione e etica del lavoro. Porterò con me il grande rispetto del lavoro altrui: come nel rugby, anche nella polizia è fondamentale il sostegno del collega che hai affianco, che sia su un campo verde o su una Volante per strada.  Pur non essendo formalmente un poliziotto, io mi sono davvero sentito parte della Polizia di Stato per tre anni. E questo lo porterò con me per sempre nel mio cuore, dove mi sento ormai un po’ poliziotto».
A sostituire Guidi sulla panchina cremisi sarà il neozelandese Craig Green (foto in alto), campione del mondo con gli All Blacks nel 1987 e metamen del torneo insieme all’ex coach azzurro John Kirwan, che in Italia ha allenato, tra le altre squadre, Benetton Treviso, Nazionale U20 e Lafert San Donà: «Finalmente sono riuscito ad arrivare alle Fiamme e di questo voglio ringraziare il presidente Armando Forgione. Allenare una squadra come questa è, oltre che una sfida, anche un onore, perché dietro c’è un’Istituzione importante come la Polizia di Stato alla quale fanno capo. È una nostra responsabilità rappresentarla al meglio anche sui campi da rugby».

Cristiano Morabito

29/05/2020