a cura di Mauro Valeri
In nome della legge
Cassazione penale
Coltivazione di piante da stupefacenti – Configurabilità – Conformità al tipo botanico e attitudine a produrre sostanza stupefacente – Sufficienza – Destinazione esclusiva all’uso personale – Rilevanza penale – Esclusione – Condizioni
Il reato di coltivazione di stupefacenti è configurabile indipendentemente dalla quantità di principio attivo ricavabile nell’immediatezza, essendo sufficienti la conformità della pianta al tipo botanico previsto e la sua attitudine, anche per le modalità di coltivazione, a giungere a maturazione e a produrre sostanza stupefacente; devono però ritenersi escluse, in quanto non riconducibili all’ambito di applicazione della norma penale, le attività di coltivazione di minime dimensioni svolte in forma domestica, che, per le rudimentali tecniche utilizzate, lo scarso numero di piante, il modestissimo quantitativo di prodotto ricavabile, la mancanza di ulteriori indici di un loro inserimento nell’ambito del mercato degli stupefacenti, appaiono destinate in via esclusiva all’uso personale del coltivatore.
(Sez. Unite – 16 aprile 2020 n.12348)
Sorveglianza speciale – Inosservanza della prescrizione di non partecipare a pubbliche riunioni – Riferibilità alle sole riunioni in luogo pubblico – Sussistenza
La prescrizione di non partecipare a pubbliche riunioni, che deve essere in ogni caso dettata in sede di applicazione della misura di prevenzione della sorveglianza speciale di pubblica sicurezza ai sensi dell’articolo 8, comma 4, del decreto legislativo n. 159 del 2011, si riferisce esclusivamente alle riunioni in luogo