a cura di Valentina Pistillo
Mezzo secolo di fedeltà
Nella Fase 2 l’Italia sta ripartendo lentamente. Dopo un periodo d’isolamento si percepisce una voglia di normalità. Le città si riaccendono e le attività si avviano timidamente. È interessante constatare come le persone, invece, non abbiano mai abbandonato i passatempi ai quali la quarantena li aveva abituati. Per adulti e ragazzi continua la lettura di giornali e libri che in molti hanno riscoperto quando il tempo sembrava aver rallentato la sua corsa ed era meno inesorabile. Poliziamoderna prosegue le brevi interviste ai suoi lettori per conoscerli più da vicino in questo periodo di transizione.
Duecentosettantasette chili di esplosivo davanti alla Galleria degli Uffizi. È la notte tra il 26 e il 27 maggio del 1993: muoiono 5 persone e 40 sono ferite. Si salvano i capolavori di Michelangelo, Raffaello, Botticelli, simboli di Firenze, mentre altre duecento opere vengono seriamente danneggiate. A fare i rilievi tecnici dell’attentato terroristico, insieme ai colleghi, c’è un nostro fedele abbonato, Edoardo Tetti, classe 1948, poliziotto della Scientifica. È appena tornato, dopo più di venti anni, nel capoluogo toscano, e rimane sconvolto per aver trovato una città devastata per la strage e con le strade desolatamente vuote. Ripercorre con noi i suoi ricordi, di quando, appena arruolato, dopo il corso a Caserta nel 1966, viene assegnato al Reparto mobile di Firenze, dove muove i suoi primi passi da poliziotto. Il giovanissimo Edoardo alterna il servizio alla Celere con periodi di aggregazione