Luigi Lucchetti*

Autopsia della mente

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Una nuova tecnica investigativa nata negli Stati Uniti permette di sapere quello che pensava, sentiva e faceva una vittima fino a capire se si è di fronte a un suicidio, omicidio o un caso di morte accidentale

psiche 7-15

L’otto gennaio 2001 la contessa Francesca Vacca Augusta, ricchissima vedova del conte Corrado Augusta, “il re degli elicotteri”, scompare da Villa Altachiara a Portofino in circostanze misteriose. Uccisa, suicida, in fuga o morta accidentalmente? La sua sorte appassiona il grande pubblico e tiene banco su giornali e reti televisive, italiani e stranieri, per molte settimane. Tre giorni dopo la scomparsa i sommozzatori recuperano a diciotto metri di profondità nel mare sottostante la scogliera di Villa Altachiara un accappatoio bianco strappato con le iniziali della contessa. Il ventidue gennaio il cadavere di una donna viene rinvenuto a ridosso della scogliera di Capo Benat, tra Marsiglia e Tolosa, a 370 chilometri da Portofino: due anelli, uno dei quali recante la data delle seconde nozze del padre della contessa contribuiscono ad attribuire a quest’ultima i poveri resti trovati in mare. L’autopsia non fa riscontrare tracce d’acqua nei polmoni per cui la morte è avvenuta prima che la donna venisse sommersa dalle onde. A questo punto: omicidio, suicidio o involontaria caduta in mare? Le complesse indagini concludono per quest’ultima ipotesi, lasciando però aperti non pochi dubbi ed interrogativi. Veniamo ai giorni nostri: in circostanze apparentemente molto strane scompare dalla sua casa di Castigliole d’Asti la signora Elena Ceste, madre di quattro figli. Si ripropongono i soliti interrogativi: omicidio, suicidio, allontanamento volontari

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04/05/2020