Emanuela Francia e Susanna Carraro
Bullismo nelle scuole
FINLANDIA
Il suicidio di una bambina, nei pressi di Madrid, sfinita dalle ripetute molestie da parte di un compagno di scuola, obbliga a chiedersi cosa stia succedendo nelle scuole spagnole e cosa si stia facendo per frenare questo tipo di violenza. C’è chi chiede a gran voce un piano nazionale, che fornisca rapidamente a professori, associazioni, genitori gli strumenti necessari a far fronte a questa piaga della modernità. La campagna contro il bullismo nelle scuole, che Guardia Civil e Policía Nacional hanno potenziato negli ultimi mesi, sta comunque dando i suoi frutti, sebbene ancora troppo poche siano le denunce presentate rispetto al numero dei casi effettivamente riscontrati negli istituti madrileni. La situazione non è migliore fra gli adolescenti francesi, dove l’applicazione per smartphone “Gossip” fa scandalo nei licei: basta un clic per lanciare in rete pettegolezzi anonimi, in grado di avvelenare la vita di molti giovani sino a portarli alle estreme conseguenze. Il bullismo colpisce in Francia un alunno su dieci e come ricorda Catherine Blaya, presidentessa dell’Osservatorio internazionale della violenza a scuola, gli adolescenti vittime di cyberbullismo rischiano tre volte di più di tentare il suicidio.
La Finlandia, dopo anni segnati dall’esplosione del bullismo a scuola, sembra aver trovato una soluzione nel progetto KiVa, elaborato da ricercatori dell’università di Turku e lanci