Antonella Fabiani

Occhio alle truffe

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Crescono i tentativi di raggiri e le frodi sul Web al tempo del Covid-19. L’attività e i consigli della polizia postale

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Fin dai primi giorni in cui è scattata l’emergenza per arginare il Covid-19, nel momento più delicato in cui le energie di tutto il Paese erano dirette ad affrontare una quotidianità difficile, i malintenzionati del Web si sono messi all’opera con raggiri e frodi. 

A farne le spese i cittadini che attraverso la Rete hanno pensato di poter contribuire ad aiutare un ospedale con il proprio denaro o di aver trovato l’antidoto miracoloso contro il coronavirus, oppure di poter disporre di buoni spesa gratuiti presso grandi catene di supermercati, salvo scoprire che erano falsi, senza contare l’invasione di phishing e malware inviati via e-mail ed sms con lo scopo di rubare dati sensibili, e poi trovarsi ad avere a che fare con siti e ordinanze istituzionali abilmente artefatti. Una situazione complessa che impegna in prima linea le donne e gli uomini della polizia postale e delle comunicazioni: «Ogni giorno cerchiamo di avvisare gli utenti della pericolosità di alcune notizie che circolano sulle piattaforme social – osserva la dirigente Alessandra Belardini, direttore della seconda divisione del Servizio della polizia postale – in questo momento caratterizzato dal Covid-19 la nostra attività prevalente è quella di monitorare h24 la Rete, di verificare informazioni e smascherare le fake news. Il controllo del Web è capillare e verifichiamo di continuo notizie e con quelle non corrispondenti a verità, oltre a produrre una notizia di reato, emettiamo un Alert sul portale online per informare i cittadini che, ci tengo a sottolinearlo, stanno mostrando un particolare interesse nell’indicarci situazioni anomale sul Web: le segnalazioni sono cresciute moltissimo passando dalle 200 alle 500 giornaliere, che possono arrivare a 900; di queste il 40% sono a tema Covid-19». Un grande lavoro svolto di concerto con le sale operative del Cnaipic (Centro nazionale anticrimine informatico per la protezione delle infrastrutture critiche) con il portale del Commissariatodi ps on line e in stretta sinergia con i Compartimenti e le Sezioni sparsi sul territorio. 

Falsa raccolta fondi 
Attività che ha già ha dato risultati positivi: tra le indagini più recenti quella del Compartimento di Roma che si è occupato di due raccolte fondi non autorizzate per l’ospedale Spallanzani e San Camillo, che ha condotto all’oscuramento delle pagine Web e al sequestro dei conti correnti. Si è trattato di due false campagne di donazione, non autorizzate e sconosciute all’ente beneficiario. La prima, pubblicizzata sulla piattaforma internazionale gofundme, completamen

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30/04/2020