Cristina Di Lucente

Al servizio del Paese

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In questo momento senza precedenti nella storia della nostra Repubblica, ci troviamo a fronteggiare l’emergenza pandemica da Covid-19 che comporta, per l’intera Nazione ,l’adozione di forti misure di contenimento. La normativa ha infatti limitato gli spostamenti al di fuori della propria abitazione, che ora possono essere effettuati per comprovate esigenze lavorative, motivi di assoluta urgenza e di salute. Le nostre pattuglie sono impegnate nei controlli di strade, autostrade, parchi, stazioni, aeroporti, per verificare il rispetto delle prescrizioni adottate dal Governo. «Con rigore, ma anche con profonda umanità» precisa il capo della Polizia Franco Gabrielli. E le foto di seguito mostrano eloquentemente la traduzione pratica di questo messaggio.

Non solo controlli
L’impegno della Polizia di Stato in questo delicato momento di emergenza sanitaria non si esplica esclusivamente nel pattugliamento per la verifica del corretto recepimento dei provvedimenti, ma anche in una serie di attività di servizio per la cittadinanza. 

Per agevolare il passaggio dei lavoratori transfrontalieri che entrano in Italia con veicoli propri, ad esempio, gli Uffici di polizia di frontiera hanno adottato corsie preferenziali e valichi dedicati, affinché le operazioni di controllo e transito avvengano nella maniera più rapida. 

A Milano, nel cuore della regione più colpita dall’emergenza, viene utilizzato lo speciale idrante Bai Arv 8500S in dotazione al III Reparto mobile per contribuire alla sanificazione delle vie cittadine. Il mezzo ha una capienza di 8mila litri di acqua e il suo impiego proseguirà per le prossime settimane nelle vie indicate dall’Azienda milanese servizi ambientali (Amsa). 

Anche in un altro degli “epicentri” del contagio da Coronavirus, la Polizia di Stato ha dimostrato tutta la solidarietà che la caratterizza: gli operatori della questura di Brescia hanno prelevato 6mila guanti in lattice destinati al reparto di chirurgia degli Spedali civili, rimasti fermi in un deposito a causa di uno sciopero dei corrieri. Il materiale “prezioso” è giunto così a destinazione in un paio di ore.

Infine a Palermo il IV Reparto volo costituirà per il 118 l’hub regionale per i dispositivi di protezione individuale. Una collaborazione fornita in modo continuativo che garantirà la distribuzione del  materiale sanitario ad ogni operatore della Croce Rossa. 

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Così cambia la normativa
Il decreto legge n. 19 del 25/3/2020 (in vigore dal giorno successivo), ha introdotto molti cambiamenti in tema di misure per fronteggiare l’emergenza epidemiologica da Covid-19.

Tra le novità, quelle dettate dall’art. 4, titolato “ Sanzioni e controlli”, il quale statuisce che, salvo che il fatto costituisca reato, il mancato rispetto delle misure di contenimento è punito con la sanzione amministrativa del pagamento di una somma da 400 a 3.000 euro e non si applicano le sanzioni previste dall’art. 650 del codice penale (o di ogni altra disposizione di legge attributiva di poteri per ragione di sanità). Inoltre, se il mancato rispetto delle misure avviene mediante l’utilizzo di un veicolo, le sanzioni sono aumentate fino a un terzo. 

Al cittadino che contravviene alle misure imposte verrà quindi comminata una sanzione amministrativa e non più penale. Tuttavia, in alcuni casi, tra cui quello dell’inottemperanza al divieto assoluto di allontanarsi dalla propria abitazione (o dimora) per le persone sottoposte alla misura della quarantena perché risultate positive al virus, viene comminata la sanzione penale prevista dall’art. 260 del rd n.1265, ossia l’arresto da 3 a 18 mesi e l’ammenda da 500 a 5.000 euro; questo quando non si incorra però nelle previsioni dell’art. 452 del codice penale (delitti colposi contro la salute pubblica, per i quali, nel caso di specie, è prevista la reclusione da 3 a 12 anni) o in quelle di più gravi reati. Le disposizioni dell’art. 4, che sostituiscono sanzioni penali con sanzioni amministrative, si applicano anche retroattivamente, cioè alle violazioni commesse prima del 26 marzo, e, in tale caso, le sanzioni amministrative vigenti sono applicate nella misura minima ridotta della metà.

Mauro Valeri

09/04/2020