a cura di Cristina Di Lucente
il nostro 8 marzo
Il significato di una ricorrenza come la Giornata internazionale dei diritti della donna cambia a seconda del contesto storico e culturale di un paese. A testimonianza della naturale evoluzione culturale che ha coinvolto il ruolo delle poliziotte, va ricordato che Il Corpo di polizia femminile fu istituito già nel lontano dicembre 1959, dedicato a tematiche delicate e di rilievo morale come la protezione della donna e la tutela dei minori. Tale evidente sensibilità ed esperienza lavorativa è diventata, dal 1981, patrimonio di tutta la Polizia di Stato. Per la nostra Istituzione l’8 marzo è un’occasione per rappresentare quanto avviene quotidianamente da quando una riforma storica equiparò donne e uomini, conferendo parità assoluta per mansioni e carriera. Se le parole potrebbero risuonare come pura retorica, tuttavia, è con le immagini che si è ritenuto di voler rappresentare la realtà della donna in polizia; realizzando un video che rappresenti le oltre 15 mila poliziotte che oggi, in Italia, ricoprono ogni ruolo, dall’agente al dirigente generale, si intende dunque mostrare con i fatti quanto certi traguardi, sebbene raggiunti da tempo, vadano sempre ricordati e messi in evidenza.
Dal capo pattuglia di una volante a quello della stradale intento a rilevare un incidente con feriti, passando per importanti uffici investigativi, di ordine pubblico, fino al gruppo sportivo delle Fiamme oro, sono donne ad assumersi gli oneri e le responsabilità della divisa, ricoprendo ruoli operativi e non.
Nicola Marchetti
Ritrovarsi fratelli
Brindisi - Lecce. La mensa della Caritas diocesana di via Conserva a Brindisi è gremita di gente che va e viene. Molti frequentatori di questo luogo oggi sono italiani, interi nuclei familiari che rasentano l’indigenza; del resto non è un mistero che la povertà, da qualche anno a questa parte, è aumentata per tutti, come sostengono gli operatori della Caritas. Lo scorso 4 febbraio gli ospiti della mensa hanno notato due uomini scaricare dalle loro auto una grande quantità di pacchi con generi alimentari, giocattoli, coperte di lana e indumenti per affrontare meglio la stagione invernale. Oggetti essenziali, con i quali Andrea e Ablaye, il poliziotto e il presidente dell’associazione Teranga, potranno donare un sorriso a chi riceverà ciò di cui ha urgente bisogno. “Due colori, un unico legame di sangue” come scrive Andrea Tondo, vice sovrintendente della questura di Lecce, nel suo libro dedicato al tema dell’accoglienza dei migranti dal titolo Ritrovarsi fratelli. Questa donazione, organizzata dai due amici che hanno percorso 50 km per arrivare a destinazione (sono partiti da Lecce) è stata possibile anche grazie alla generosità di un negoziante che ha chiuso l’attività e ha voluto collaborare alla raccolta. Non si tratta però di un episodio sporadico: appena qualche settimana fa, l’ufficio Migrantes del capoluogo salentino si è visto recapitare lo stesso carico di pacchi sotto gli occhi sbigottiti dei