a cura di Mauro Valeri

In nome della legge

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Cassazione penale

Intercettazioni di conversazioni – Divieto di utilizzazione in altri procedimenti – Ambito di operatività – Indicazione
Il divieto di cui all’art. 270 cpp di utilizzazione dei risultati di intercettazioni di conversazioni in procedimenti diversi da quelli per i quali le stesse siano state autorizzate – salvo che risultino indispensabili per l’accertamento di delitti per i quali è obbligatorio l’arresto in flagranza – non opera con riferimento ai risultati relativi a reati che risultano connessi ex art. 12 cpp a quelli in relazione ai quali l’autorizzazione era stata ab origine disposta, sempreché rientrino nei limiti di ammissibilità previsti dalla legge.
(Sez. Unite – 2 gennaio 2020 n. 51)

Autoriciclaggio – Attività speculativa – Giochi d’azzardo e scommesse – Rilevanza – Sussistenza
In tema di autoriciclaggio, la Seconda Sezione della Corte di Cassazione ha affermato che rientrano nel novero delle attività speculative contemplate dall’art. 648 ter 1, comma 1, cp anche il gioco d’azzardo e le scommesse.
(Sez. II – 29 marzo 2019 n. 13795)

Reato ex art. 167 del dlgs n. 196 del 2003 – Illecito trattamento dei dati personali mediante diffusione – Natura permanente – Ragioni
Il reato di illecito trattamento dei dati personali, realizzato in forma di diffusione dei dati protetti – ex art. 167 del dlgs 30 giugno 2003, n. 196 vigente ratione temporis – resi ostensibili ai frequentatori di un social network attraverso il loro inserimento, previa creazione di un falso profilo, sul relativo sito, ha natura di reato permanente, caratterizzandosi per la continuità dell’offesa arrecata dalla condotta volontaria dell’agente, il quale ha la possibilità di far cessare in ogni momento la propagazione lesiva dell’altrui sfera personale mediante la rimozione dell’account.
(Sez. III – 17 ottobre 2019 n. 42565)

Delitti contro la libertà individuale – Violazione di domicilio – In genere – Delitto di cui all’art. 615 quater cp – Assorbimento nel delitto di cui all’art. 615 ter cp – Configurabilità – Condizioni
In tema di tutela del domicilio informatico, la Seconda Sezione ha affermato che il delitto di cui all’art. 615 quater cp, non concorre bensì è assorbito nel più grave reato di cui all’art. 615 ter cp, di cui costituisce un antecedente necessario, sempre che quest’ultimo sia contestato, procedibile e integrato nel medesimo contesto spazio-temporale, in danno dell

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10/03/2020