Annalisa Bucchieri

Occhi di Falco

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Poliziamoderna ha trascorso un turno di servizio con i Falchi di Napoli, i centauri che combattono giorno dopo giorno per la legalità sulle strade partenopee

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Essere Falchi a Napoli significa essere poliziotti per antonomasia. Vuol dire essere riconosciuti e temuti come chi la divisa la sa onorare anche se non la indossa. Una sorta di aura mitologica aleggia attorno a questi centauri dalle facce vissute e dalle ali sporche di smog. È innegabile. 

Eppure non sono protagonisti di maxi retate, non compaiono al telegiornale tra quelli che hanno catturato un latitante o sequestrato una grande partita di droga, non figurano tra gli investigatori di razza che ispirano fiction e thriller.  La loro epopea si fonda nella giornaliera e instancabile presenza tra i vicarielli , i cardini, le strade contorte dei quartieri, è costituita dalla straordinaria convivenza con il ventre di Napoli a caccia di scippatori e rapinatori in un campo di battaglia dove la tempestività di intervento e la conoscenza del territorio e delle persone sono fondamentali. Come spiega Luigi Vissicchio, il loro giovane responsabile (anche lui napoletano doc) «I Falchi costituiscono la VI Sezione della Squadra mobile, preposta al contrasto del crimine diffuso, e articolata in quattro gruppi: i primi tre svolgono il turno in terza (7-14 ,14-20, 18-24) e sono quelli che effettuano il servizio in motocicletta. Il quarto gruppo è l’Uai, Unità analisi investigativa, ed è la proiezione investigativa dei Falchi, cioè sviluppa fondamentalmente le risultanze della loro attività in strada. Oggigiorno le indagini sono molto aiutate dalla tecnologia, filtrate da telefoni, cuffie, videosorveglianza, ricerche nel deep web – prosegue Vissicchio – i Falchi invece mantengono il contatto fisico con la città. Per avere un’informazione più fresca vengono tutti a bussare alla nostra porta». Questa polizia più “tradizionale”, fatta di appostamenti, osservazione, capacità di ascolto delle voci attendibili ma anche dei rumors, ha ancora una sua funzione in una realtà  investigativa sostenuta dallo sviluppo della tecnica e della scienza. Per questo Poliziamoderna ha voluto trascorrere una giornata con la VI Sezione e vivere un pizzico di quella eccezionale quotidiana fatica di esserci sempre, in sella a una motocicletta.

 

 

 

 

 

 

 

 

La riunione mattutina
Questura di Napoli, via Medina: la giornata lavorativa inizia con la riunione assieme a

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10/03/2020