Annalisa Bucchieri
Società & Coronavirus
Come il Covid-19 sta cambiando i nostri modelli comportamentali? Lo abbiamo chiesto al sociologo del lavoro e della comunicazione Domenico De Masi
Professor De Masi da una prima analisi della situazione italiana si può già trarre qualche insegnamento?
Sì, certamente. Intanto stiamo capendo l’importanza dei processi decisionali. Di fronte a un’emergenza così ci si pone il problema di chi deve prendere le decisioni e come vanno prese. Per le forze dell’ordine e la Protezione civile questa problematica è più familiare: visto che in tali ambiti si agisce frequentemente nell’imprevisto e nell’urgenza, si è ormai acquisita un’esperienza consolidata, scandita da processi secolari. Polizia ed Esercito da una parte, Chiesa dall’altra sono istituzioni con gerarchie ben stabilite e quando il capo dà un comando va eseguito. Invece nel mondo politico e amministrativo le cose sono diverse e in assenza di regole precise le questioni si ingarbugliano. Una cosa che stiamo imparando in questi giorni è che, per esempio, in un momento di emergenza ci vuole un comando unico e centrale, altrimenti con 20 regioni, ognuna delle quali si mette in proprio, si va nel caos. Anche perché questa suddivisione amministrativa non è geografica, le regioni non sono isole ma sono interconnesse. Una decisione presa per le Marche inevitabilmente investe anche l’Umbria.
Quale aiuto ci può fornire l’analisi sociologica per comprendere il funzionamento della la catena di comando?
Attualmente gli studiosi distinguono quattro tipi di leadership. Il primo è il tipo autoritario drastico (io dico di fare così stop, non mi si deve neppure chiedere perché); il secondo è autoritario paternalistico (io da capo prendo una decisione per conto mio ma sappi che l’ho fatto per il tuo bene, tu ora non capisci ma quando sarai grande capirai); il terzo tipo è partecipativo consultivo e si attua quando il capo consulta i suoi collaboratori, competenti in materia, e poi, sulla base di quello che loro gli riferiscono, prende autonomamente una decisione ; il quarto tipo è quello partecipativo di gruppo (il capo dice al gruppo dobbiamo prender questa decisione, ognuno di voi ha una specializzazione e ognuno di voi sa uno spicchio della verità, decidiamo tutti insieme cosa fare) in cui c’è una