Anna Cassarino
Per non perdere il filo
Utilizzata per costruire case, per isolarle o per proteggere il corpo dal freddo, da sempre la lana è parte della nostra società. In Abruzzo, Toscana e Piemonte tre musei ne raccontano la storia
Agli animali la protezione contro il freddo è stata fornita dalla natura con la lana, la pelliccia o la peluria, capaci di trattenere fra le fibre un cuscinetto d’aria che ostacola la dispersione del calore dei corpi. L’uomo ha usufruito del vello di molti animali lanosi, tosandoli durante la bella stagione o raccogliendone i bioccoli che restavano impigliati sui cespugli, o pettinandoli per poter filare e tessere stoffe con cui proteggersi a propria volta. La lana è ottima anche per costruire abitazioni provvisorie ma leggere e calde come le yurte dei nomadi asiatici, fatte di feltro. In tempi lontani, questo fittissimo materiale impermeabile si formava calpestando la lana delle pecore caduta e accumulata sul terreno, fino a far intersecare in modo inestric