a cura di Cristina Di Lucente

Un dono per ricostruire

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pdn 02-20

Amatrice (RI). Il terremoto del 24 agosto 2016 che ha colpito il Centro Italia distruggendo Amatrice e Accumoli rimane nella memoria di tutti come un dolore profondo, che è possibile lenire solo guardando al futuro con rinnovata speranza. È proprio questo il senso dell’iniziativa dello scorso 9 gennaio, l’inaugurazione di un centro anziani dedicato a Rocco Gagliardi, poliziotto rimasto vittima del sisma. La struttura è stata donata dall’Associazione nazionale Polizia di Stato (Anps), in collaborazione con l’amministrazione comunale e con diverse associazioni presenti su tutto il territorio nazionale. Dopo la benedizione dell’edificio da parte del vescovo di Rieti Domenico Pompili e la consegna di una targa commemorativa, il taglio ufficiale del nastro alla presenza delle figlie del poliziotto, Giovanna ed Elisabetta, ha sancito l’ufficialità dell’inaugurazione, scandita dagli interventi delle autorità presenti. Il capo della Polizia Franco Gabrielli ha ricordato alle ragazze come Rocco fosse un esponente di un Corpo che intercetta i bisogni e le sofferenze della comunità e se ne fa interprete, «chi veste una divisa lo fa non solo nel tempo strettamente dedicato al lavoro, ma con un senso di appartenenza, perché crede in determinati valori». Alla cerimonia, tra le altre autorità anche il prefetto di Rieti, Giuseppina Reggiani e il questore, Maria Luisa Di Lorenzo, oltre al sindaco di Amatrice, Antonio Fontanella. Ha preso poi la parola il presidente dell’Anps Michele Paternoster, che ha ricordato come dopo la prima scossa avesse fatto fatica a bloccare i volontari perché troppo rischioso, un gesto di forte vicinanza alla popolazione. Dopo aver illustrato i criteri antisismici seguiti per realizzare lo stabile, il presidente ha dedicato un pensiero a Rocco Gagliardi: «il fatto che il centro abbia un nome e un cognome è un elemento indispensabile per la memoria, che ci spinge verso un futuro più consapevole». Al termine degli interventi i rappresentanti  dell’Anps hanno donato alla nuova associazione un defibrillatore: da adesso gli anziani avranno uno spazio adeguato alle loro esigenze, attraverso un’iniziativa che mostra come passare dalle parole ai fatti, sperando rappresenti un esempio virtuoso che possa diffondersi nel nostro territorio.

Uniformi rock 
Isernia. Paolo Izzi è un poliziotto, Sobrino Coppetelli un carabiniere, ma al di là del differente colore della “giubba”, a unire i due colleghi c’è una passione che non si limita al lavoro ma sconfina anche nel tempo libero, quello che insieme dedicano alla musica rock. Si incontrano circa 10 anni fa nel capoluogo molisano proprio durante  un servizio di polizia ed è subito feeling: fanno partire insieme un progetto, fondare una rock-band per la quale scrivono musica e parole da cantare e suonare assieme – Paolo è il chitarrista, Sobrino il vocalist e a loro si uniscono bassista e batterista per completare il gruppo. Alle classiche cover pop-rock – prediligono gli Anni ’70 – affiancano anche inediti, scritti e composti a 4 mani dai due “colleghi”, che hanno come tema ce

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07/02/2020