Antonella Fabiani

Con l’aiuto di Zeus

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La Divisione anticrimine della questura di Milano attraverso un protocollo ha aperto la strada al recupero dei maltrattanti. E i risultati sono positivi

att 11/19

Oltre a portare il nome del dio più potente dell’Olimpo sembra anche possederne la straordinaria efficacia. Parliamo del protocollo Zeus, adottato dall’aprile del 2018, dalla Divisione anticrimine della questura di Milano riguardo ai casi di violenza domestica e di stalking (regolati dalla legge 38/2009 e la 119/2013). Un progetto che allarga l’efficacia dello strumento di natura amministrativa dell’ammonimento (che prevede che il questore possa intimare uno stop al soggetto che sta adottando comportamenti aggressivi) e allarga la cultura della prevenzione rispetto a un fenomeno che se monitorato in tempo può notevolmente vedere ridotto il numero dei reati. Ma a spiegare nei dettagli il progetto che vede coinvolto come partner anche il Cipm (Centro italiano per la promozione della mediazione) è la dirigente della Divisione anticrimine della questura di Milano, Alessandra Simone: «L’idea è nata dall’esigenza di chiudere il cerchio attorno alle donne vittime di violenza, stalking e maltrattamenti – osserva la dirigente – la recente legislazione consente alla vittima di atti di stalking o di violenza di non iniziare immediatamente un procedimento penale ma di poter andare in un ufficio di polizia, esporre i fatti e poter ricorrere allo strumento giuridico dell’ammonimento. Chiaramente la richiesta per essere accolta deve essere valutata attraverso una fase istruttoria che è una vera e propria attività investigativa».

Ma il legislatore con la legge del 2013  ha fatto qualcosa in più, introducendo l’ammonimento per violenza domestica, e stabilendo che non solo la vittima ma chiunque, nel caso ci fossero percosse o les

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08/11/2019