Annalisa Bucchieri

Polizia in presa diretta

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Quando si sceglie, come ha fatto la Polizia di Stato per il Calendario istituzionale 2020, di esporsi all’obiettivo di uno dei più grandi e pluripremiati fotografi di guerra, qual è Paolo Pellegrin, si decide implicitamente di farsi raccontare con le modalità del reportage giornalistico. Niente scatti in posa, nessuna costruzione ad hoc del set, nessuna pre-figurazione e pre-definizione del risultato da ottenere. Il fotoreportage è una narrazione fatta di istantanee in presa diretta

Tutto ciò che vedrete nel Calendario 2020 “è accaduto” davanti all’occhio discreto di Pellegrin mentre scrutava dal mirino della macchina la vita lavorativa dei poliziotti. Il calendario che ne è scaturito si presenta come un documento visivo dell’impegno quotidiano di donne e uomini della Polizia di Stato. Mese per mese le immagini raccontano situazioni di ordinaria amministrazione: un servizio di ordine pubblico prima della partita di calcio sotto una pioggia battente, il rinnovo del passaporto in un commissariato, un intervento notturno della Volante in città... e così via. Ordinaria amministrazione, dicevamo poco sopra. Sì, ma che diventa straordinaria per la passione, l’attenzione e l’umanità che trapelano da ogni gesto dell’attività specifica assegnata. A marcare questi aspetti è la cifra stilistica di Pellegrin: il bianco e nero sfumato, a volte impastato dalle ore di sonno perse nei turni in quinta, dalle chiacchere tra colleghi nel momento di pausa, dalla tensione di un salvataggio rischioso, dal paziente ascolto di richieste di aiuto. In queste scene, mai descritte interamente ma che si intuiscono da un dettaglio, una metonimia, ciò che risalta sono i volti, gli sguardi, le espressioni. Vedi prima un uomo o una donna, poi la divisa che indossano. Umanità unita alla professionalità a servizio dei cittadini. La stessa carica umana che tutti noi abbiamo visto nei visi simpatici ed empatici di Matteo Demenego e Pierluigi Riotta, i due poliziotti uccisi il 4 ottobre scorso a Trieste. In un breve video, che si erano girati in uscita per uno dei tanti servizi in coppia sulla Volante 2, risaltano i loro sorrisi rassicuranti e positivi incorniciati dal lunotto dell’auto. Ci dicono che sono lì a vegliare sulla serenità del nostro sonno. Se Pellegrin avesse avuto modo di seguirli durante il turno di lavoro, li avrebbe fotografati così. Quell’immagine c'è comunque nel Calendario 2020, accanto a tutte le dodici stampate. Perchè è impressa per sempre nei nostri cuori insieme alle parole passione, impegno e servizio. ϖ

08/11/2019