Federico Scotti*

Creazioni in 3d

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In costante evoluzione, le stampanti a tre dimensioni permettono la realizzazione di oggetti negli ambiti più disparati

clickbit 8/9 19

L’idea di riprodurre oggetti in tre dimensioni non è nuova, ma era limitata al mondo dell’industria meccanica, per esempio con la realizzazione dei prototipi dei nuovi modelli delle autovetture utilizzando dei robot che letteralmente scolpivano dei blocchi di gesso. Oppure di quella metallurgica, con potenti e precisissime macchine per il taglio laser dei metalli. Un altro campo dove gli strumenti da incisione controllati da un computer sono utilizzati da tempo è la falegnameria, sia con le macchine a controllo numerico piane, dove una fresa verticale incide grandi tavole di legno per realizzare le più disparate forme, che in abbinamento con dei torni rotanti sono così in grado di creare vere forme tridimensionali.

Visto il campo di utilizzo e le dimensioni dei pezzi da lavorare, questi macchinari sono sempre stati molto ingombranti e con costi molto elevati. E poi si trattava sempre di realizzare un oggetto 3D scavando, tagliando, sbozzando qualcosa. In pratica si partiva da un blocco di materiale e via via se ne levavano alcune parti fino alla completa realizzazione dell’oggetto. Fino a quando è stata messa a punto una tecnica in grado di produrre forme tridimensionali attraverso la creazione di innumerevoli strati sovrapposti. Immaginate di guardare un filmato di qualcuno che taglia un filone di pane: alla fine avrebbe tante fette. Ora pensate

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29/08/2019