a cura di Cristina Di Lucente
A Giffoni con la Postale
Giffoni Valle Piana (SA). L’arma vincente del Giffoni film festival sono i ragazzi. Per dieci giorni, tra il 19 e il 29 luglio scorso 6.200 giovani giurati sono stati coinvolti nelle attività di una manifestazione all’insegna del cinema, dello spettacolo e della scrittura, anche per questa 49^ edizione sotto il denominatore comune della qualità. Tra anteprime di film, talent e artisti, protagonista della terza giornata è stata anche la polizia postale che ha organizzato due incontri per parlare dei rischi che si nascondono sui social network e su Internet.
Un confronto con diverse generazioni per abbracciare le fasce di età più delicate, che troppo spesso si trovano a essere vittime di adescamento e di bullismo. L’incontro è stato arricchito da tantissime domande che hanno stimolato la Masterclass connect nell’Antica ramiera, e poi nella Sala Grimaldi lines con i Generator +13. «Ci si può trovare a essere vittime di reati o, senza saperlo, diventarne autori – ha spiegato l’ispettore capo Roberta Manzo – fidatevi della nostra esperienza di adulti, non lasciatevi influenzare dalla risposta che vi arriva dall’universo social». L’appello del sovrintendente Francesco Giobbe è stato quello di fare attenzione alle email che arrivano da fonti sconosciute, invitando i ragazzi a «non inviare i dati sensibili che possono essere rubati e usati per commettere truffe». Infine, un invito a riflettere autonomamente è quello che ha chiesto al pubblico l’assistente capo coordinatore Ciro Grimaldi: «Pensate alla recente moda di mettere le foto con il volto invecchiato, secondo voi qual era il motivo per raccogliere tutte queste immagini? – ha chiesto il poliziotto – Forse siamo stati utilizzati per un’esigenza a noi sconosciuta, seguire la massa non è sempre la