a cura di Mauro Valeri
In nome della legge
Cassazione penale
Misure di prevenzione – Procedimento – Impresa destinataria di informazione antimafia interdittiva - Richiesta di accesso al controllo giudiziario ex art. 34 bis, comma 6, dlgs n. 159 del 2011 – Competenza per territorio – Indicazione
In materia di misure di prevenzione patrimoniali, la I sezione ha affermato che competente a decidere sulla domanda di applicazione del controllo giudiziario, proposta dall’impresa destinataria dell’informazione antimafia interdittiva ai sensi dell’art. 34 bis, comma 6, dlgs. 6 settembre 2011 n. 159, non è il tribunale del luogo di emissione del provvedimento amministrativo interdittivo, bensì quello del luogo di manifestazione esteriore della pericolosità dei soggetti con cui la compagine aziendale è entrata in contatto.
(Sez. I – 7 maggio 2019 n. 29487)
Reato continuato – Reati puniti con pene eterogenee – Configurabilità – Pena – Determinazione – Aumento della pena prevista per la violazione più grave – Criteri di determinazione
Le Sezioni Unite della Corte di Cassazione hanno affermato i seguenti principi di diritto:
- la continuazione, quale istituto di carattere generale, è applicabile in ogni caso in cui più reati siano stati commessi in esecuzione del medesimo disegno criminoso, anche quando si tratti di reati appartenenti a diverse categorie e puniti con pene eterogenee.
- Nei casi di reati puniti con pene eterogenee (detentive e pecuniarie) posti in continuazione, l’aumento di pena per il reato satellite va comunque effettuato secondo il criterio della pena unitaria progressiva per moltiplicazione, rispettando, tuttavia, per il principio di legalità della pena e del favor rei, il genere della pena prevista per il reato satellite, nel senso che l’aumento della pena detentiva del reato più grave andrà ragguagliato a pena pecuniaria ai sensi dell’art. 135 cp.
(Sez. Unite – 21 giugno 2018 n. 40983)
Delitti contro la persona – Delitto di produzione di materiale pedopornografico – Formulazioni dell’art. 600 ter, comma primo, cp, successive alla legge 6 febbraio 2006, n. 38 – Pericolo di diffusione di detto materiale – Necessità – Esclusione
Ai fini della configurabilità del delitto di produzione di materiale pedopornografico, non è più necessario, alla luce delle formulazioni dell’art. 600 ter, comma primo cp, successive alla legge n. 38 di fe