Carlo Rossella*
Una provincia ideale
Il Pavese si caratterizza per l’alto senso civico dei cittadini e la collaborazione tra le forze dell’ordine
Pavia è una città sicura e dinamica. Ci vivo da sempre e, pur trovandomi spesso altrove per via della mia attività professionale, il legame con la mia città è continuo e saldo. Qui infatti ho conservato amicizie e ricordi di una vita vissuta tra libri di scuola e divertimenti giovanili. Pavia ha una grande e prestigiosa Università con numerosi iscritti ed è affollata da migliaia di giovani, molti dei quali provenienti dal Sud del Paese. Esiste tolleranza e integrazione nei confronti di cittadini provenienti da altre nazioni europee e di altri continenti. C’è chi risiede nei prestigiosi collegi universitari (Borromeo, Ghislieri, Cairoli, Castiglioni, Collegio Nuovo), chi in alloggi affittati o camere singole a pigione, chi alla Casa dello studente, chi nei bed and breakfast. Ma una gran parte degli studenti è pendolare, raggiunge la città con mezzi propri, oppure utilizzando il treno o l’autobus.
Quando gli studenti rientrano a casa, Pavia si svuota e torna ad essere una placida città di provincia sdraiata sul Ticino. Di sabato e di domenica diminuiscono i rumori. Tranne che nella circoscritta zona della movida, luogo comunque ben sorvegliato dalle forze dell’ordine, soprattutto nei tardi orari notturni, quando gli schiamazzi inopportuni non mancano. La tematica della movida è sempre, giustamente, all’ordine del giorno e gli sforzi vanno nella direzione di contemperare le esigenze contrapposte di esercenti e residenti, senza comunque reprimere lo slancio giovanile verso i divertimenti e senza dar luogo a misure di irrigidimento.
Le autorità locali competenti in materia sono costantemente orientate a depotenziare gli effetti negativi della mala-movida, ossia quei comportamenti eccessivi, deleteri e fuori controllo.
Fare attività di Polizia a Pavia e nella Provincia è un impegno molto variegato. Il questore Gerardo Acquaviva, insediatosi il 26 marzo, parla di una città molto ordinata, osservante delle leggi e delle disposizioni comunali che regolano l’agire civile, con una cittadinanza che si caratterizza per l’elevatissimo senso civico. Tuttavia l’esigenza di predisporre verifiche e controlli, diurni e notturni, contribuisce a diffondere il senso di sicurezza messo a dura prova dalla sensibilità dei cittadini non più tolleranti, come in passato, verso forme di disordine sociale e fattori di insicurezza urbana, verso i quali la neonata giunta è particolarmente sensibile.
In questa azione il questore aggiunge: «non siamo soli». Contribuiscono in misura determinante a diffondere sicurezza gli uomini dell’Arma dei Carabinieri, della Guardia di Finanza, delle Polizie locali e provinciale, con le quali il rapporto, a tutti i livelli, è di leale e proficua collaborazione, in una armonica e sinergica strategia operativa che vede tutti protagonisti e che trova sublimazione nell’azione di