Chiara Distratis
Tavole d'oro
Sarà il surfing una delle cinque new entry delle Olimpiadi di Tokyo 2020, insieme al karate, all’arrampicata sportiva, al baseball/ softball e allo skateboard. Per questo, nel 2017, la Federazione sci nautico e wakeboard ha incluso tra le proprie discipline sportive il surfing e nell’ottica della valorizzazione sportiva sancita dalla convenzione tra i Gruppi sportivi militari e delle forze di polizia e il Coni, le Fiamme oro con l’ultimo concorso hanno riservato due posti alle surfiste specialità shortboard. Sarà proprio sulle tavole corte, infatti, che gli atleti si daranno battaglia alle prossime Olimpiadi: le shortboard sono veloci e molto manovrabili, ma a causa della ridotta galleggiabilità, richiedono onde più potenti rispetto alle tavole più lunghe e larghe. Le atlete che hanno vinto il concorso sono Emily Gussoni (foto sotto) e Giada Legati (foto sopra) due delle ragazze terribili del surf italiano, giovanissime e lanciate a tutta velocità verso Tokyo 2020. Emily e Giada saranno di base a Napoli e verranno seguite dal direttore tecnico del centro nazionale Luca Piscopo. «Studiando il surf abbiamo capito che è necessario stimolare l’acquaticità degli atleti – ha spiegato Piscopo – che in acqua hanno tempi morti anche molto lunghi, per spostarsi remano, con i movimenti propri del nuoto realizzando inconsapevolmente una sintesi tra nuoto e surf. Ed è dalla comprensione di questa sintesi che partiranno i nostri allenamenti. Non potremo rinunciare all’opera di tecnici specializzati e per questo con l’aiuto della Federazione sc