Antonella Fabiani
La festa di tutti
Il 10 aprile la terrazza del Pincio ha accolto il 167° Anniversario della Polizia di Stato. Ospite d’onore la nuova veste dell’aquila dorata che compie 100 anni
La pioggia battente non ha reso meno bella e ricca di emozioni la cerimonia del 167° Anniversario della fondazione della Polizia di Stato. Ed è stata ancora la splendida terrazza del Pincio ad ospitare gli schieramenti e il palco, da dove le autorità, i parenti dei medagliati ma anche tanti ospiti hanno seguito la Festa. L’ appuntamento ha dato l’occasione di ricordare i 100 anni dell’aquila dorata, adottata dalla polizia nel 1919, che comparirà in tuttti i nuovi distintivi di qualifica da agente a dirigente generale; i 60 anni dell’istituzione del Corpo di Polizia Femminile;i 70 anni della nostra rivista Poliziamoderna. Il presidente della Repubblica, Sergio Matterella, nel suo messaggio ha ribadito la stima e la graditudine per il quotidiano lavoro di uomini e donne impegnate a tutelare il bene della sicurezza del Paese, oltre a partecipare al continuo processo di modernizzazione di ogni settore di attività.
Ad iniziare la giornata del 167°anniversario della fondazione della Polizia la deposizione della Corona nel Sacrario dei caduti presso la Scuola superiore. Sopra, il sottosegretario all’Interno, Nicola Molteni, accanto al capo della Polizia, Franco Gabrielli (a destra nella foto).
Da sinistra nella foto, l’arrivo alla cerimonia del capo della Polizia, Franco Gabrielli, del presidente della Camera, Roberto Fico e del ministro dell’Interno, Matteo Salvini.
«Fiero di indossare i vostri simboli»: con queste parole il ministro Matteo Salvini (nella foto) ha iniziato il suo discorso, rinnovando i sentimenti di graditudine verso l’operato degli uomini e delle donne della polizia che ha permesso brillanti risultati sul fronte della cattura di pericolosi latitanti, consegnati alla giustizia e un sempre più efficare controllo delle frontiere. Il ministro ha, inoltre, confermato lo stanziamento di circa 2,5 miliardi di euro che permetterà l’assunzione di nuovo personale e nuove uniformi.
Il capo della Polizia, Franco Gabrielli, ha ricordato nel suo discorso le 15 mila poliziotte (su 100mila appartenenti) che quotidianamente si occupano della sicurezza del Paese. Un dato che ha voluto ricordare poiché quest’anno ricorrono i 60 anni dell’ingresso delle donne nel Corpo di polizia femminile. «Una presenza che via via si è fatta sempre più qualificata, - ha dichiarato – tanto che oggi sono oltre il 35%le donne a ricoprire incarichi dirigenziali. Gabrielli ha proseguito ricordando altri numeri: quelli che parlano nel 2018 di un calo dei fenomeni delittuosi con un meno 4%, in particolare sono in decremento i reati che creano maggiore allarme sociale, come le rapine (-7,7%) ed i furti (-6,3%), specie quelli in abitazione.
È inoltre continuata la costruzione di modelli di sicurezza integrata e partecipata che contribuiscono ad accrescere ogni anno la fiducia presso la comunità dei cittadini.
Nel pomeriggio del 10 aprile è avvenuto il Cambio della Guardia nella bellissima piazza del Quirinale. Una cerimonia emozionante anche per i cittadini e i turisti attratti dalla coreografia della cerimonia in cui i poliziotti hanno dato il cambio ai militari dell’Esercito, davanti al portone del palazzo del presidente della Repubblica. Tra le autorità presenti il ministro dell’Interno, Matteo Salvini e il capo della Polizia, Franco Gabrielli. Ad acccrescere l’emozione la musica della Banda della Polizia di Stato diretta dal Maestro vice direttore Roberto Granata che ha eseguito alcuni brani tradizionali tra cui l’Ernani di Verdi, La Danza-Tarantella Napoletana di Rossini, l’Overture-Finale di Rossini e Giocondità di Marchesini.
Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella e, il capo della Polizia, Franco Gabrielli ricevuto il 9 aprile insieme ai familiari delle vittime del dovere e ai premiati al Quirinale.
In occasione delle celebrazioni del 167° anniversario della fondazione della Polizia di Stato è stata presentata la nuova versione dell’aquila, di cui quest’anno ricorrono i 100 anni dall’adozione come simbolo distintivo della Polizia. Infatti, risale al 1919 il suo utilizzo come emblema caratteristico del Corpo della Regia Guardia per la pubblica sicurezza, forza armata dello Stato in attività di servizio permanente di pubblica sicurezza (per saperne di più sulla storia del simbolo vedi aprile 2019 di Poliziamoderna). Per celebrare tale ricorrenza è stata compiuta una revisione iconografica che ha portato a un disegno più armonioso e luminoso (sopra nella foto), inoltre è stata coniata per l’occasione anche una medaglia ricordo dell’Istituto poligrafico e Zecca dello Stato.