a cura di Valentina Pistillo

Direzione centrale anticrimine. Mondi connessi e S.T.O.P.

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news 4/19

Algoritmi di intelligenza artificiale, che aprono nuovi scenari investigativi o addirittura predittivi. Sembra la trama del film di fantascienza Minority Report, di Steven Spielberg, ma da oggi è realtà: è la sala Mondi Connessi, inaugurata a Roma, alla presenza del capo della Polizia, Franco Gabrielli, presso la sede della Direzione centrale anticrimine, guidata dal prefetto Vittorio Rizzi, al Polo Tuscolano di Roma. 

È una control room nella quale vengono condivise tutte le risorse tecnologiche, i sistemi informativi e le banche dati della Polizia di Stato. In questo modo potranno comunicare in tempo reale i diversi “mondi” della prevenzione dei reati, delle indagini e delle scienze forensi, per adottare le migliori strategie operative. Nella Sala confluiranno le immagini delle centrali operative delle questure, degli elicotteri, dei droni, delle autovetture e dei device in dotazione ai poliziotti con il sistema Mercurio, oltre a quelle dei sistemi di videosorveglianza e quelle provenienti da sistemi Lte, dei gestori telefonici nazionali. Come in un film, scorreranno sui monitor tutte le più importanti operazioni di polizia: si potranno seguire in diretta i pedinamenti, le cui immagini verranno incrociate con quelle trasmesse dalle telecamere presenti, i sopralluoghi della Scientifica per rapine ed omicidi, ecc.. Durante le operazioni saranno interrogate, in tempo reale, le banche dati e le piattaforme informatiche per l’analisi dei tabulati telefonici, le ricerche su fonti aperte (Osint, Open source intelligence, cioè l’attività di raccolta d’informazioni mediante la consultazione di fonti di pubblico accesso) e la localizzazione dei veicoli. 

L’inaugurazione di Mondi Connessi è stata anche l’occasione per presentare il progetto Stop, (“Stand, take a breath, observe e proceed” – “Fermati, prenditi un respiro, osserva e procedi”). Si tratta di un pacchetto formativo, articolato in tre moduli di comunicazione verbale, paraverbale e non verbale, per i poliziotti che si trovano a gestire conflitti e situazioni di aggressività e rabbia: in questi casi è importante adottare un comportamento che contenga o annulli i rischi, piuttosto che esagerare con una reazione inadeguata. A Stop, promosso dalla Direzione centrale anticrimine e curato dallo psichiatra Massimo Picozzi, si accede dalla piattaforma e-learning della Polizia di Stato.

ANNIVERSARI
IN RICORDO DI CALIPARI

A Baghdad, 14 anni fa, veniva ucciso Nicola Calipari durante una missione in Iraq per la liberazione della giornalista Giuliana Sgrena. Il presidente del Consiglio dei ministri, Giuseppe Conte, il vice capo della Polizia, Luigi Savina, il questore Carmine Esposito, la vedova Rosa Maria Villecca e molti colleghi romani che hanno lavorato al suo fianco hanno commemorato, all’interno della questura di Roma, la figura umana e professionale del poliziotto che per compiere il proprio dovere ha sacrificato la vita. «Il suo è stato un gesto ordinario, di chi fa il proprio lavoro ed è cresciuto con il senso del dovere. Lo ha fatto spontaneamente, senza pensare che ci poteva essere un’alternativa», ha ricordato Giuseppe Conte.

VIOLENZA DI GENERE
LIANA IN AIUTO DELLE DONNE 

Per casi di violenza di genere, domestica e stalking polizia e carabinieri adotteranno il protocollo Liana (Linea interattiva assistenza nazionale antiviolenza), inaugurato il giorno della Festa della donna, dal Servizio controllo del territorio. Gli operatori procederanno con metodologie uguali per consentire all’Autorità di ps di adottare le misure di prevenzione a tutela della vittima (ammonimento del questore o l’allontanamento dal domicilio familiare dell’aggressore). Grazie al progetto Liana, saranno confrontati e unificati i dati delle forze dell’ordine attraverso un’unica piattaforma chiamata Pitagora. Le vittime di reati, all’83% donne, età media 42 anni, in minoranza straniere, (30%, rispetto al 70% delle italiane), subiscono maltrattamenti quasi sempre tra le mura domestiche (80%). Con Liana è possibile accedere a un programma che consente di collegare il numero di cellulare delle vittime alla sala operativa della polizia o dei carabinieri: gli operatori visualizzeranno sul pc tutte le informazioni su chi ha subito violenza e sull’aggressore. 

ORIZZONTI D’ITALIA
SESTINI MOSCA

Alla presenza dell’ambasciatore italiano, Pasquale Terracciano, è stata inaugurata presso il museo Mamm, il Multimedia art museum di Mosca, la mostra “Italy twilight skylines from police helicopters”, realizzata con gli scatti zenitali (ripresi dall’alto, con l’asse ottico perfettamente verticale rispetto al soggetto che si intende riprendere) di Massimo Sestini, già vincitore del World press photo. Dopo il successo dell’esposizione al Quirinale, la mostra toccherà nei prossimi mesi le principali città del mondo. Il fotografo, in occasione della realizzazione degli scatti per il calendario 2016 della Polizia di Stato, volando con i modelli Agusta Westland AW139 e AB212, impiegati dal Reparto volo, ha immortalato i paesaggi d’Italia, un’ ora dopo il tramonto o un’ora prima dell’alba. L’ esposizione aprirà anche al Mitt, il Moscow international travel & tourism exhibition, dove ci sarà un’anteprima con alcune immagini. «L’alba e il tramonto sono i momenti della giornata più delicati per l’essere umano: quando la luce rende vulnerabili e più esposti alle insidie e alle paure. La consapevolezza che qualcuno vegli su di noi ci rassicura. L’occhio che vigila dall’alto dell’elicottero della Polizia di Stato, il lampeggiante della Volante sono luci nell’oscurità, segno visibile della presenza di donne e uomini in divisa, pronti a proteggere la nostra incolumità, i nostri beni e i nostri valori», ha scritto nell’ introduzione al catalogo della mostra il capo della Polizia, Franco Gabrielli.

OSCAD 
IN CAMPO DIVERSI MA UGUALI

Integrazione senza distinzione di razza, etnia, genere. Anche in campo. 

Nell’ottica della collaborazione tra Oscad, l’Osservatorio per la sicurezza contro gli atti discriminatori del Dipartimento di ps e l’Opes, l’ Organizzazione per l’educazione allo sport, è partita la campagna informativa e didattica “In Campo Diversi Ma Uguali – le unicità che ci distinguono ci rafforzano quando facciamo squadra’’. Partendo dai recenti fatti di cronaca è stato evidenziato come nello sport, ma anche nella vita comune, le differenze siano una risorsa per crescere e migliorare, non un pericolo da evitare. L’impegno del progetto, è quello di chiedere agli studenti di realizzare delle campagne di comunicazione per favorire la crescita della cultura dell’ accettazione e contrastare ogni forma di violenza e discriminazione. 

08/04/2019