a cura di Cristina Di Lucente
Benvenuta in famiglia
Palermo. 26 anni dalla strage di Capaci, 26 anni da quel giorno maledetto in cui Concetta Mauro Martinez Montinaro ha perso il suo Antonio, uomo della scorta di Giovanni Falcone, 26 anni da quando questa donna coraggiosa ha impiegato le sue migliori energie nella lotta alla mafia attraverso la testimonianza della memoria in tutti i settori della società civile.
Oggi la sua collaborazione con la Polizia di Stato è stata istituzionalizzata attraverso un protocollo d’intesa firmato lo scorso 21 dicembre dal capo della Polizia, Franco Gabrielli, e dal presidente della regione Sicilia, Nello Musumeci. Tina, come viene chiamata da tutti, è stata assunta nei ranghi dell’amministrazione regionale e fa ora parte a tutti gli effetti della Polizia di Stato, il suo impegno a tempo pieno è infatti sancito da un’aggregazione triennale nella quale la sua sede ufficiale di lavoro è la caserma Lungaro, il cui piazzale ospita la teca con la “Quarto Savona 15”, la Fiat Croma saltata in aria a Capaci nell’attentato.
«È un riconoscimento importante per me, perché oggi, ancora più di prima, andrò nelle scuole di polizia del territorio e parlerò ai ragazzi, per cercare di comunicare loro i valori di mio marito: correttezza, orgoglio di appartenenza, dignità – ha commentato con entusiasmo e una punta di commozione la vedova – Sento i ragazzi molto vicini e percepisco la Polizia di Stato come una famiglia, in qualsiasi posto io mi trovi».
Si rafforza così un rapporto di collaborazione che ha lo scopo di promuovere la cultura della legalità, come sottolinea il capo della Polizia, «perché chi, come Tina, ha vissuto sulla propria pelle una tragedia immane, e ha raccolto l’eredità più nobile di uno dei nostri caduti, ha una forza straordinaria per insegnare ai giovani a camminare nel fango senza sporcarsi le scarpe».
Come ispirai Montalbano
La casa di produzione Palomar, la Rai e la Polizia di Stato hanno festeggiato i vent’anni dalla messa in onda della prima puntata de Il Commissario Montalbano, la serie tv che ha consacrato il poliziotto italiano della finzione più famoso nel mondo. Umanità del protagonista, senso del dovere e stretto legame con la Sicilia sono alcuni degli elementi che hanno garantito il successo della serie, letteraria e televisiva. Nel tempo, molti si sono chiesti da dove nasca l’ispirazione di Camilleri e come riesca a intrecciare trame e personaggi in modo così caratteristico. Di certo, i luoghi siciliani che ben conosce hanno costituito una cornice, come pure i fatti di cronaca, ma probabilmente è dalle persone incontrate che lo scrittore è riuscito a trarre più ispirazione. L’incontro e l’amicizia con un poliziotto vero ha ispirato una delle storie più belle, La caccia al tesoro. Il poliziotto diventato