Tommaso Gaglione

La lunga strada insieme

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Al Lingotto di Torino il volume che racconta, con testi e fotografie, i mezzi della Polizia di Stato

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“Una parte importante della storia della Polizia di Stato ha viaggiato sulle strade italiane. Automobili, motociclette, autocarri e veicoli speciali, portando le insegne e i colori della nostra Istituzione attraverso città, paesi, zone montuose, profili collinari, distese di campagna e vie costiere, hanno legato la loro presenza a ricordi che restano indelebili nella memoria del Paese”.

Così il capo della Polizia Franco Gabrielli, nella sua introduzione al volume Polizia e Motori - La lunga strada insieme, presentato lo scorso 6 dicembre al Lingotto di Torino, sede storica dell’FCA, il cui presidente, John Elkann, ha ricordato i 60 anni di collaborazione tra la Polizia di Stato e la Fiat Chrysler Automobiles, di cui ha adottato molte vetture per i potenti motori. 

Il libro – i cui testi sono stati scritti da Emanuele Mùrino, giornalista di Quattroruote – racconta 38 esemplari: 6 motociclette, un cingolato, 3 autocarri e un furgone leggero, uno scooter elettrico e 26 auto, di cui due elettriche.

L’obiettivo era uscire dallo schema del catalogo, del mero libro illustrato, per realizzare un’opera che fosse un tributo all’impegno  della Polizia di Stato, celebrato attraverso il ricordo dei suoi mezzi, a due e a quattro ruote. Per questo, si è scelta una filosofia editoriale differente: raccontare i mezzi seguendo la logica del loro impiego operativo. Un obiettivo raggiunto senza mai perdere di vista il ruolo istituzionale dell’editore, la Polizia di Stato. 

Pantere per sempre
Nell’immaginario collettivo, quando si pensa a una pantera, il ricordo corre all’Alfa Romeo Giulia Super 1600, indimenticabile protagonista in livrea verde di spettacolari inseguimenti, fino a diventare la guest star di un genere cinematografico, il poliziottesco, molto in voga tra gli anni Sessanta e Settanta. Oppure si rivolge alla capostipite, quell’Alfa Romeo 1900 TI Super “Speciale” che incarnava, anche esteticamente, la sagoma e gli occhi del felino.

Sono loro le Volanti più note e più apprezzate da chi porta la divisa, da chi ama le automobili, da chi – più romanticamente – è animato da sentimenti di stima, di affetto e di amicizia verso la Polizia di Stato.

Tra le sportive, spicca l’Alfa Romeo 2600 Sprint in grigioverde. Per l’epoca, era un concentrato di tecnologie e anche lei fu arruolata dal cinema, nel film Banditi a Milano di Carlo Lizzani, sui crimini della banda Cavallero.

Negli anni Ottanta, la Giulietta 1.6 fu scelta come pantera in virtù della sua coda tronca che favoriva maggiore agilità nei centri urbani.

E poi l’Alfasud, che fu pantera in varie serie e motorizzazioni, una vettura storica per l’industria italiana dell’auto: fu lei a inaugurare il sito produttivo dell’Alfa Romeo a Pomigliano d’Arco.

Altrettanto importante, nella storia delle pantere, la Fiat Marea: è su questa Volante che fu introdotto il divisorio in policarbonato tra i sedili anteriori e quelli posteriori, che erano riservati ai fermati. Così, con due soli poliziotti a bordo, la Marea ebbe il pregio di consentire l’incremento del numero delle pattuglie su strada.

A metà 2008, un’altra vettura con il ma

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31/01/2019