Susanna Carraro

Lotta alle corse illegali

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dalmondo 12-18

SPAGNA 
Un duello fra due macchine, massimo quattro, a base di testa-coda, rotatorie da impegnare a tutta velocità, pneumatici fusi. La convocazione appare sui social network, con poco anticipo rispetto all’inizio della gara, per non dar modo alla polizia di intercettare luogo e orario della competizione prima che tutto abbia inizio: come accade a Siviglia, dove questa tradizione è di lunga data, e sempre di mercoledì. Ma non è la sola città in Spagna a ospitare scenari del genere: praticamente, da queste corse clandestine non se ne salva una. Negli ultimi anni sono state 13mila le persone indagate per guida pericolosa, per aver percorso una strada solitaria come fosse un circuito di Formula 1. Certamente, lo sviluppo urbanistico della Spagna prima della crisi ha dato il suo contribuito: ampi viali che non portano da nessuna parte, privi di edifici o strutture varie nelle vicinanze, si sono rapidamente trasformati in circuiti di Silverstone made in Spain, come a Madrid, dove i dintorni dello stadio Wanda Metropolitano sono diventati lo scenario ideale per queste corse notturne. Tutto è iniziato con alcuni giovani appassionati di guida spericolata e poi si è arrivati alle corse illegali, all’esibizione di acrobazie al volante, ragazzi sui tetti delle macchine in corsa, a rischio della vita in cambio di pochi euro e di qualche risata. A correre sono le auto e a scorrere a fiumi sono anche alcol e dr

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11/12/2018